
Breve pausa per quanto riguarda gli incontri di Friday I’m in Love. Per qualche settimana, infatti, ci prendiamo un po’ di riposo e le fredde serate invernali le trascorriamo al calduccio di fronte a un camino scoppiettante, ascoltando buona musica e preparando gli incontri del 2017.
Eh si, riprenderemo, infatti, con l’avvicinarsi della primavera, quando le giornate si saranno allungate e il clima (si spera, almeno) sarà più mite.
Il primo appuntamento in programma è fissato per il 10 marzo quando Aurelio Pasini – che ha chiuso il ciclo autunnale del 2016 con una serata sui REM – ci porterà nel mondo dei Television, attraverso quello che è considerato il loro disco più significativo: ‘Marquee Moon’, a quarant’anni dalla sua uscita. Il fascino della notte newyorkese Anni Settanta arriverà diritto diritto in piazza Napoleone, sulle note di questa band.
Altro giro, altra musica: il 24 marzo, Federica di Spilimbergo aprirà le porte di un mondo magico. Il mondo dei Goat. La band svedese rappresenta uno dei più fitti misteri della musica di questi ultimi anni. Nessuno sa chi siano realmente i membri dei Goat. Nessuno sa che faccia abbiano, perché indossano sempre – live, nei video, ma anche nelle (poche) interviste che rilasciano – delle maschere. Di loro si sa che sono una comune e che provengono da una cittadina all’estremo nord della Svezia, la cui origine è legata a una strega della quale si tramandano tuttora i riti e le magie. Una band da scoprire e la cui musica rispecchia fedelmente la magia della loro origine.
Aprile, invece, si apre con una serata sulla poesia di Gil Scott-Heron, che Matteo Lorenzetti ci farà conoscere meglio il 7 aprile. Scott-Heron, sia esso ricordato come attivista politico, come scrittore, come ideatore del rap o semplicemente come musicista, è soprattutto un poeta funk, forse ‘l’ultimo poeta’. Ha assunto nel tempo il ruolo di totem spirituale della comunità afro-americana e nella sua vita è riuscito a travalicare i confini del proprio essere, è caduto nella tossicodipendenza ed è risorto dalle proprie ceneri. Un personaggio, un artista, un poeta, un musicista e molto altro che potremo scoprire meglio nella serata a lui dedicata.
A un anno esatto dalla sua scomparsa, il Friday non poteva che dedicare una serata a Prince. Il 21 aprire, quindi, Michele Boroni ricorderà Prince attraverso la sua musica, la sua arte e soprattutto la sua vita. Il periodo preso in esame sarà quello a cavallo tra il 1982 e il 1989, quando il Folletto di Minneapolis su posseduto dal genio creativo e compositivo. Ogni canzone che scrisse per sé o per altri artisti, ma anche ogni sua produzione, divenne un successo di pubblico e di critica, entrando così di diritto nel gotha dei capolavori.
Fede, fortuna, sesso, droga, disperazione, affari, gioia. Tutto in un solo artista. Chi? Marvin Gaye, che sarà il protagonista dell’incontro del 5 maggio, durante il quale Giovanni Misuri parlerà della vita di questo interessante ed eclettico artista, raccontandocela attraverso la sua musica, che, in questi anni, è divenuta immortale. Dal ghetto di Washington, per arrivare al successo ottenuto con la casa discografica Motown, tutta la parabola di vita del Principe del Soul.
Maggio prosegue con un altro appuntamento che porta ad approfondire un gruppo che ha scritto pagine memorabili della storia del rock: gli Who. A parlarne, il 19 maggio, sarà Carlo Puddu che attraverso la musica illustrerà la generazionale avventura di una delle band più ‘british’ e più incendiarie della storia del rock. Dall’epoca dei Mods, alle visionarie opere rock, fino al capolavoro ‘Who’s Next’, tutto quello che riguarda questa band non avrà più segreti per chi sarà alla serata del Friday.
Per questo ciclo di incontri, Lorenzo Mei, invece, ha voluto fare qualcosa di particolare: far scoprire della grande musica che forse non abbiamo mai sentito. E’ così il 9 giugno, invece di parlare di mostri sacri, si parlerà di Outsiders. Artisti bravi, capaci, forse più meritevoli di molti altri di arrivare al successo, ma che per un motivo o per l’altro, non ci sono arrivati. Da Fred Neil a Micah P. Hinson; da Terry Reid a Graham Parker; da Warren Zevon a Ed Harcourt, ci si avvicinerà a questi artisti attraverso una playlist ragionata che proporrà sentieri musicali diversi, che vale la pena esplorare.
Il ciclo di incontri inverno-primavera del Friday si conclude il 23 giugno, con la serata dedicata al Kraut-Rock. Le avanguardie tedesche saranno esplorate da René Bassani che ci farà conoscere meglio quest’arte anarchica, sovversiva, rivoluzionaria, cosmica, furiosa. Nata dagli incubi e dalle macerie di un secolo e di una nazione reietta. Tra incubi e visioni, è nata un’arte radioattiva e mistica, in grado di attraversare la carne e i meandri della psiche.
Gli incontri iniziano alle 21:15 e si svolgono – come sempre – allo Sky Stone & Songs a ingresso libero. Se ci fossero dei cambiamenti nel calendario, questi saranno prontamente comunicati.
CALENDARIO
10 marzo – Television: When Beauty Meets Abuse – a cura di Aurelio Pasini
24 marzo – Goat: musica-magia-mistero – a cura di Federica di Spilimbergo
07 aprile – Gil Scott-Heron: l’ultimo poeta – a cura di Matteo Lorenzetti
21 aprile – Prince: the Purple Reign – a cura di Michele Boroni
05 maggio – Marvin Gaye: Stubborn Kind of Fellow – a cura di Giovanni Misuri
19 maggio – The Who: My Generation – a cura di Carlo Puddu
09 giugno – Outsiders: Grande musica che potreste non aver mai sentito – a cura di Lorenzo Mei
23 giugno – Kraut-Rock: le avanguardie tedesche – a cura di René Bassani