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‘Bath Time’, l’esordio ‘gentile’ di Maija Sofia

E’ un disco ‘gentile’, quello di Maija Sofia, ‘Bath Time’ che richiama suoni antichi, ma li rende attuali. Il suo è un folk che attinge a piene mani dalla tradizione di questo genere, ma non si ferma al passato: porta avanti nel tempo il suono e lo rende attuale, grazie a pennellate pop. O meglio, dream pop, per essere più precisi.

‘Bath Time’ è l’album di debutto di questa cantautrice irlandese che dimostra di potersi guadagnare un posto di rilievo nel genere in cui ha deciso di muoversi. Non per niente è stata nominata dal The Irish Times come una delle 50 persone da tenere d’occhio nel 2019.

La prima cosa che salta agli occhi – anzi agli orecchi – è che, sebbene sia un debut album, è già caratterizzato da una solida maturità sia musicale, sia nei testi, che contengono anche degli aneddoti personali, che danno a tutto il lavoro un sapore ancora più personale e intimo.

Così come era già accaduto per il singolo ‘Flowers’, l’album mantiene quel suono sognante che proietta chi l’ascolta verso una dimensione diversa.

Da sottolineare, la voce di Maija Sofia che si adatta perfettamente al tipo di musica proposto dall’artista irlandese che rende l’album qualcosa di inusuale tra le proposte di questi ultimi mesi.  Parlando dell’album, la stessa Sofia ha detto che ‘in maniera del tutto casuale, sembra che sia incentrato sulla posizione delle donne, ricordate come muse, fidanzate, compagne dalle loro controparti’. E, infatti, scrive una sorte di ode nei confronti di queste donne dimenticate che hanno rappresentato una fonte di ispirazione per le loro controparti maschili, mentre la loro creatività è stata considerata secondaria.

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