

Anastasio ha pubblicato a gennaio 2020 l’intro e title-track del suo primo album ufficiale dal titolo ‘Atto Zero’ la cui produzione artistica è curata da Slait e Stabber oltre che da Alessandro Treglia per Sony Music Italia.
Un progetto che contiene tutte le diverse anime e sfaccettature che da sempre contraddistinguono un artista che rappresenta un unicum della scena italiana: l’energia del rap puro e semplice, la freschezza dei suoi ventidue anni e l’incisività della sua vena poetica con exploit nel cantautorato.
Anastasio è tra i 24 artisti in gara alla 70° edizione del Festival di Sanremo con il brano dal titolo ‘Rosso di rabbia’ di cui è autore del testo e co-autore delle musiche insieme a Marco Azara, Luciano Serventi, Stefano Tartaglini ed è prodotto da Danny the Cool & Stabber.

‘Rosso di rabbia’ è un capitolo della storia di un personaggio che sta rincorrendo da anni: il Sabotatore. Anastasio nel suo percorso a X Factor 2018, dove ha modificato la concezione di rap grazie al brano doppio Platino ‘La fine del mondo’ o le sue reinterpretazioni di classici come ‘Generale’ o ‘Another Brick in the Wall’, ha ottenuto il disco d’oro con il suo primo ep ‘La fine del Mondo’ e nel 2019 è stato impegnato in un tour che lo ha portato ad attraversare l’Italia e a esibirsi di fronte a migliaia di persone. Il 29 novembre 2019 ha pubblicato la release speciale, ‘Il fattaccio del vicolo del Moro’, che sarà contenuta nel nuovo album e che lo ha riportato a cimentarsi con la trasposizione in forma rap di grandi opere della tradizione italiana.
‘Il fattaccio del vicolo del Moro’, è liberamente ispirato al celebre monologo del 1911 del poeta romano Amerigo Giuliani (l’originale si intitola Er fattaccio), portato in precedenza al successo nella versione di Gigi Proietti.
È la confessione in prima persona di un assassino, che Anastasio interpreta con grande delicatezza e intensità; oltre che del testo, è autore anche della linea melodica, mentre la produzione artistica è stata curata da due pesi massimi del rap come Slait e Stabber oltre che da Alessandro Treglia. Il rifacimento dei classici è uno dei motivi per cui è più apprezzato da pubblico e critica, come di recente ha dimostrato la sua performance in prima serata su Raiuno, nel corso della trasmissione ‘Una storia da cantare’ dedicata a Fabrizio De André, in cui ha riproposto un’intensa versione de La guerra di Piero vista dal punto di vista di un giovane soldato austriaco.