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‘Arbo’ è il nuovo album di Igor Legari con Marco Colonna ed Ermanno Baron con la copertina di Giulia Napoleone

Si chiama “Arbo” il nuovo disco del contrabbassista Igor Legari, in trio con Marco Colonna ai fiati ed Ermanno Baron alla batteria, pubblicato dalla Folderol Records.
La copertina è dell’artista internazionale Giulia Napoleone che, appassionata di jazz, è rimasta particolarmente affascinata dalla musica di Arbo al punto di realizzare un’opera inedita che è stata poi utilizzata come cover del disco.

Arbo, che in Esperanto significa “albero”, è un connettore di mondi differenti e lontani, un luogo di esplorazioni. Tracciando rotte su un mappamondo alternativo, Igor Legari guida una spedizione pionieristica attraverso suoni vibranti, linguaggi primitivi e ostinati ritmici. Tra le nove tracce che costituiscono il diario di bordo, prendono vita racconti esotici e fantascientifici, tra estasi e caos: Ocelot che emula attraverso accelerazioni e scatti repentini, i movimenti e gli agguati dell’omonimo felino del Centro America; Tristan Da Cunha, invece, evoca un’isola remota nell’Oceano, considerato il posto più lontano nel mondo; Roca, una località salentina che si specchia in acque color smeraldo o Ultima Thule, nome di un’isola leggendaria ma anche corpo celeste realmente esistente all’estrema periferia del nostro sistema solare. Non mancano, inoltre, i ricordi, gli omaggi alle prime fonti di ispirazione, come in Malachi, dedicata a Malachi Favors Maghostut, bassista dell’Art Ensemble Of Chicago.

Il suono di “Arbo” è in continuo movimento, in continua tensione senza mai sfilarsi e perdersi. Ritmo e melodia, danza e canto sono gli elementi chiave di quest’opera, il linguaggio comune che unisce il contrabbasso di Legari, i fiati di Colonna e la batteria di Baron.

Melodie scarne che sembrano provenire da un folklore immaginario, linee di basso incalzanti insieme a un approccio rigoroso e al contempo anarchico all’improvvisazione, sono elementi che caratterizzano l’opera di questo trio e che guidano gli ascoltatori in territori inesplorati.

“Arbo” è un’avventura musicale dove l’improvvisazione non è mai perdita e abbandono, ma certezza della scoperta.

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