Pubblicato il Lascia un commento

‘Atlantis’: il primo album live di Loney Dear per scoprire un suo ‘lato segreto’

Torna Loney Dear e lo fa con il suo primo live album, dal titolo ‘Atlantis’. Il disco è stato registrato in uno dei più grandi studi che hanno fatto la storia della musica, l’Atlantis Studios, cosa che ha ispirato il titolo dell’album a Emil Svanängen, il vero nome di Loney Dear.

La performance è stata registrata nell’aprile del 2021, ma con il dilagare della pandemia, il live è diventato qualcosa di strano, diverso da quello che si potrebbe pensare essere un concerto, poiché poteva essere effettuato solo di fronte a otto persone e, per questo, fu fatto di mattina: «Il giorno prima – ricorda Emil Svanängen – potevamo esibirci davanti a 50 persone, quel giorno solo 8: vivevamo una situazione di grande crisi e io ero molto stressato, ma era la classica situazione ‘the show must go on’».

E per fortuna che è stato così, poiché il risultato che ne è venuto fuori è sicuramente degno di essere ascoltato.

Nonostante gli ostacoli di ordine pratico, infatti, quello che è stato registrato all’Atlantic è una testimonianza diretta della potenza di scrittura di Loney Dear, ma anche la capacità di rendere questa potenza al meglio da parte di tutta la band, che, sebbene non avesse provato granché i pezzi proposti, ha aggiunto quel tocco in più all’esecuzione che rende la registrazione sicuramente molto interessante.

La scelta dei brani eseguiti è stata a lungo studiata da Emil Svanängen e proviene dai due ultimi album in studio: ‘A Lantern and a Bell’ e ‘Loney Dear’, ma c’è spazio anche per brani più vecchi come ‘Largo’ e ‘Maria Is That You’, o ‘Violent’.

Insomma, un ottimo modo per celebrare un artista che dimostra, disco dopo disco, di avere molto da dire e, al tempo stesso, una maniera per scoprirlo o riscoprirlo.

Del resto dello stesso parere è anche il produttore dell’album, Emanuel Lundgren, che fa notare come sia diverso per l’artista registrare in uno studio parte della sua casa o registrare, come in questo caso, un live: «E’ interessante – dice – ascoltare anche questo aspetto di Emil che prima di adesso non era ancora mai stato documentato».

TRACKLIST

01. There Are Several Alberts Here (Atlantis) 
02. Violent (Atlantis) 
03. Hulls (Atlantis) feat. Helen Sjöholm  
04. Last Night (Atlantis) 
05. Habibi (Atlantis) 
06. Maria Is That You? (Atlantis) 
07. Oppenheimer (Atlantis) 
08. Darling (Atlantis) 
09. Interval Repeat War (Atlantis)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *