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Bob Dylan racconta la ‘sua’ New York in Chronicles vol.1

Siamo nel 1961, all’epoca in cui Dylan giunge a Manhattan, ed è attraverso i suoi occhi e la sua mente aperta che possiamo gettare uno sguardo sul Greenwich Village. La New York di Dylan è la magica città delle possibilità: feste piene di fumo e che durano la notte intera, straordinarie scoperte letterarie, amori passeggeri e amicizie indistruttibili. Osservazioni elegiache sono punteggiate da penetranti, impietosi affondi di memoria. La voce di Dylan è distintamente americana: generosa di spirito, impegnata, fantasiosa e ritmata.
Con i suoi successivi viaggi a New Orleans, a Woodstock, nel Minnesota e in località dell’Ovest, Chronicles. Volume I è il resoconto intensamente personale di tempi assolutamente straordinari. Di volta in volta rivelatore, poetico, appassionato e ironico, questo libro è un incantevole spiraglio sui pensieri di Bob Dylan e sulle influenze che lo hanno nutrito.
Grazie al suo impareggiabile talento di narratore e alla sua squisita espressività – entrambe le qualità sono anche il marchio della sua musica – Bob Dylan trasforma la sua autobiografia in una toccante riflessione sulla vita, le persone e i luoghi che hanno contribuito a formare l’uomo e la sua arte.
Si tratta, quindi, del primo volume della trilogia autobiografica di Bob Dylan, dedicato agli anni della formazione e a quelli degli incontri decisivi, ricco di episodi inediti. Non costretto da gabbie cronologiche, il libro spazia dall’epoca del Greenwich Village alla fine degli anni Sessanta, fino agli Ottanta. Il tono dominante è la gratitudine per chi ha reso possibile che Bob Dylan fosse Bob Dylan: verso il poeta Archibald MacLeish, che indirettamente lo guida alla realizzazione di “New Morning”, o verso Daniel Lanois, musicista e produttore che direttamente lo aiuta a creare “Oh Mercy”. Woodstock, San Francisco, New Orleans, città dell’anima con pochi tratti scuri, completano la geografia interiore di un’America invisibile ma mai davvero scomparsa.

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