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La Mia Vita Hard-Core Punks, Skins e altre storie a New York City: Harley Flanagan si racconta in un libro imperdibile

Se vi importa qualcosa della storia e dello stile punkhardcore, o se siete in cerca di una storia ben raccontata, questo libro è il pugno in faccia di cui avete bisogno. E’ l’autobiografia di Harley Flanagan, che sarà disponibile dal 15 settembre.

La vita di Harley Flanagan e le storie che racconta in questo libro ben sintetizzano
gli anni settanta e ottanta della scena underground newyorkese.
Figlio di una giovane Hippie, Flanagan cresce fin da ragazzino a contatto con gli scrittori, gli artisti e i poeti che animano la scena americana a cavallo tra la fine dei movimenti di protesta degli anni’70 e la nascita del punk, tanto che un suo libro di racconti e storie scritto da bambino, porta la firma nell’introduzione di Allen Ginsberg.

Appena dodicenne frequenta le notti della grande mela e viene a contatto con personaggi del calibro di Andy Warhol e Joe Strummer.

Nel 1986 alla guida dei Cro-Mags, band fondamentale del movimento hardcore newyorkese,
Harley Flanagan da alle stampe l’album ‘The Age Of Quarrel’ con cui la sua fama valica i confini degli Stati Uniti e che da molti critici è considerato un fondamentale tassello della scena punk americana.

Il maturo e attuale Harley Flanagan, tra le altre cose cintura nera e istruttore di Jiu-Jitsu, è un personaggio controverso che non accenna a diminuire la sua carica dirompente e radicale.

Steven Blush, autore del libro ‘American Punk Hardcore’ e dell’introduzione di questa biografia: «Harley Flanagan non è come me o voi. La maggior parte di noi è cresciuta in un ambiente relativamente sicuro e protetto. Harley è venuto su come un animale selvatico, costretto a cavarsela da solo nella giungla di delinquenza, droghe, soprusi e povertà del Lower East Side degli anni Settanta. A soli dieci anni divenne la piccola star del downtown come batterista degli Stimulators suonando in locali come il Max’s Kansas City e il CBGB e socializzando con personaggi del calibro di Debbie Harry dei Blondie o i Dead Boys.Tutti pensano sia stato qualcosa di molto carino… ma non lo era per niente».

Lo chef stellato e autore di culto Anthony Bourdain, ha detto: «Lo straordinario racconto di Harley Flanagan non è solo il raconto della nascita della scena NYHC (New York HardCore), di cui lui è il padre fondatore, ma è la storia di New York stessa.
È tutto scritto qui, una serie incredibile di coincidenze inverosimili, di successi, catastrofi e amicizie. Se è accaduto a New York, ed è stato importante e interessante, ci sono buone probabilità che Harley fosse nei paraggi».

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