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Le liste dello Sky Stone & le liste dei Supporter

Le liste diventano parte integrante e perno del sito dello Sky Stone & Songs dove troverete due sezioni.

Le liste dello Sky Stone, redatte secondo criteri personali e non solo, volte a creare una sorta di affascinante mappa di possibili percorsi e direzioni musicali verso mondi da scoprire o riscoprire.

E le liste dei Supporter, dove amici vecchi e nuovi hanno dato il loro apporto con la loro personale lista di dischi  – quelli che più li hanno aiutati a decodificare il mondo – arricchendo così il nostro bagaglio.

In queste ultime, ci sono le liste degli Skystoners cioè quelle di tutti coloro che, da anni danno linfa e vita ai piccoli/grandi eventi all’interno del ‘Libero Territorio’ di piazza Napoleone. Un manipolo di idealisti e folli visionari, fermamente convinti della necessità di un presidio permanente di Musica, Arte e Cultura. E quelle degli artisti, musicisti, dj, giornalisti e molto altro, che hanno creduto e stanno credendo in tutto questo e hanno deciso di dare il loro supporto e il loro – per noi prezioso –  contributo.

Una comunità in cammino, unita da un filo comune lungo sentieri diversi, verso il cuore della musica.

A tutti grazie e buon viaggio.

Supporters

ALESSANDRO BESSELVA AVERAME – Quando abbiamo saputo che una delle firme più importanti del panorama giornalistico italiano ci offriva la sua lista, di ’15 dischi per scontare un esilio domestico’, ci hanno tremato un po’ le gambe. Ma abbiamo tenuto botta. Da Pharoah Sanders ai Boards Of Canada, c’è di che leccarsi i baffi.
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ANDREA BOGI – suona la batteria da quando aveva i pantaloni corti, anche se ultimamente, come disse una volta Charlie Watts, stanco di vedere sempre il didietro dei suoi musicisti, si è messo a suonare il basso. Nella sua lista c’è solo un disco che noi salveremmo dal naufragio. Ma amiamo la musica perché crea ponti e non muri e così W il Bogi e la lista che ci propone. Distanti ma uniti.
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MICHELE BORONI – Leggere o ascoltare Michele, vista la sua visione globale, che tiene conto anche degli aspetti non esclusivamente musicali, è sempre un grande piacere. Il suo sguardo, su un artista o su una scena,
sul contesto sociale, sul costume, sulle mille sfaccettature della contemporaneità, è sempre illuminante.  I suoi contributi alle nostre serate, hanno riequilibrato una programmazione un po’ troppo focalizzata sul rock . Di fatto è lo skystoner che più ha iniettato sangue “black” nelle  vene del “Friday” e di conseguenza nelle nostre e di questo non possiamo che esserne felici.  Date un’occhiata alla lista di dischi che ha scelto e  gioite per e con noi.
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FRANCESCO BOTTAI – cantautore, chitarrista, mezzo Gatto Mézzo, ci ha dato la lista dei dischi che lo hanno colpito e affondato. La scelta nella sua lista, dimostra il gusto che ritroviamo anche nelle sue canzoni. C’è stile, trasversalità, ironia, malinconia e profonda sensibilità. Molti di questi dischi, hanno lasciato il segno anche su di noi. Lasciatevi contagiare.
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PAOLO CERAGIOLI – giornalista de “La Nazione” uno di quelli che spinge sempre dalle colonne del suo giornale la musica che gli e ci gira intorno. In punta di penna (o meglio di tasto di tastiera) con il suo passo cadenzato, non smette mai di supportare la musica, l’arte e la cultura. Poteva non essere dei nostri?
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LUCIO CORSI – Nei paesi della Garfagnana e dell’Alta Versilia, tra le vie acciotolate, sui gradini delle scalinate o in casa davanti al camino acceso con un pugno di castagne, in tempi lontani, ma non lontanissimi, si raccontavano “le fole” storie meravigliose di donne e uomini, animali e strane creature, storie quasi sempre vere ma declinate, verso il fantastico. Quando ho conosciuto Lucio e davanti ad una moka di caffè, ci siamo scambiati quattro chiacchiere, mentre ascoltavamo il suo “Bestiario Musicale” è venuto naturale chiamarlo “il folatore”. Lucio è una delle scoperte più belle e luminose che abbiamo fatto in questi ultimi anni, i suoi testi riescono a portarti in mondi sognanti e sognati e come un folletto laminato, con i suoi pantaloni a zampa di elefante e le sue chitarre a specchio è cibo-poesia per i nostri cuori in cerca di una via che ci indichi cosa faremo da grandi.
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MANUEL CORSINI – Lavora nella musica “fisica” da tanti anni e la sua fermezza, lungimiranza e capacità nel difenderla da tutti gli attacchi, ne fanno un eroe. E per chi ha confidenza con quelli marvelliani, Manuel è il nostro Heimdall, il guardiano del regno. Me lo vedo vedetta sul ponte dell’Arcobaleno, pronto a respingere i nemici del vinile e del cd, con la sua forza e la sua passione. Nella sua lista svetta su tutti un album live che ha fatto storia, poi a seguire gli altri. Ma quel live registrato all’Hammersmith Odeon di Londra nel luglio del 1983 è per lui, sul podio più alto, lassù per sempre nell’Olimpo, (ops!! scusate) lassù su Asgard!!
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GHEMON ha un cuore grande e un sorriso vero. Quando lo abbiamo conosciuto, è passato da noi per un Instore, lo abbiamo amato subito. “Rose viola” è stata per noi una delle canzoni del 2019, (la versione con Diodato e Calibro 35 è un gioiello che incanta). Quando gli abbiamo chiesto una lista di canzoni preferite ci ha risposto subito di si e ci ha mandato questa lista di canzoni stracariche di soul e groove e battiti per i nostri fragili cuori. C’è una sorpresa che spiazza e un giorno gli chiederemo quale storia racconta per lui quella canzone. Sarà una bella storia.
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IVANO GIAMMATTEI  è un appassionato di musica a tutto tondo: lo potremmo definire ‘skystoner onnivoro’. Ascolta tutto, senza alcun pregiudizio iniziale, poi, una volta ascoltato, sceglie. Ecco perché la sua lista è varia e piena di spunti per conoscere nuova musica. Non esiste genere che non abbia ascoltato.
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LUCA GIOVACCHINI – vive su terre bagnate dal Serchio, ma i suoi piedi e le corde della sua chitarra sono bagnate dalle acque del Mississippi, quello che a fine corsa si muove lento, imponente, silenzioso tra New Orleans e il Golfo. Una doppia lista con cui mirare il luccicare del sole sulle acque dei fiumi. Come novelli Siddharta
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MAURO ERMANNO GIOVANARDI – Non so se si possa parlare di affinità elettive, ma di certo i dieci album scelti da M.E. Giovanardi evidentemente legati alla sua storia, sono tutti e dico tutti, legati anche a noi. Abbiamo avuto un incontro veloce fugace in negozio, qualche tempo fa, quando Giovanardi passeggiava per le strade di Lucca, ma un filo invisibile già ci aveva in qualche modo uniti. Sicuramente la sua musica e i suoi dischi che abbiamo amato ma anche un qualcosa di più sottile e invisibile. Un sogno che accarezziamo da quel giorno è averlo prima o poi ospite allo Sky Stone. Quando il delirio di questi giorni sarà finito, ci riproveremo. Intanto un enorme grazie per aver risposto subito alla nostra richiesta e per questo suo, per noi prezioso, contributo. Uno scrigno con dieci album assolutamente straordinari, che parlano a noi e per noi.
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LUCA LEGGERO – Sotto un’apparente serenità/normalità, cova invero la rivoluzione!! Luca che lavora sempre, contemporaneamente, a mille progetti, è musicista, artista legato all’arte contemporanea, situazionista,. Il tutto contenuto in forme geometriche e matematiche, raramente lineari. Lo abbiamo conosciuto con un “Pic-Nic Sintetico” mentre armeggiava come un bambino, con oggetti musicali non ordinari. E’ stato subito amore, composto e leggero, come il suo sguardo sui mondi dell’arte. Nella sua lista troverete un album di Giusto Pio, che sembra definirlo perfettamente.
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MATTEO LORENZETTI – appassionato Skystoner, ha un debole per Scott Walker e Gil Scott-Heron e per questo gli vogliamo ancora più bene. Ci ha lasciato una lista di dischi eclettica e piena di colori, con alcuni album che per la loro bellezza mozzano il fiato. Capolavoro!!
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LORENZO MEI – giornalista, nostro ‘massimo esperto’ di Dylan e Cohen è uno dei pilastri del ‘Friday I’m In Love’, sempre attento, preciso, coinvolgente. A casa, non sa più dove mettere i dischi e se fra i tanti ne ha scelti alcuni, possiamo star certi di una selezione eccezionale. Ci troverete anche “Station To Station” e noi… si gode.
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GIOVANNI MISURI – Skystoner da sempre, ama PJ Harvey e Charlotte Gainsbourg e come dargli torto. L’amore per la musica lo ha portato ad essere un punto di riferimento, per organizzare serate di artisti, (lontani dal mainstream) meravigliosi quanto misconosciuti dal grande pubblico. Soldi non ne vede, ma grandi concerti si. Massimo rispetto.
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TOMMASO NOVI – cantautore e fischiatore pisano, ex Gatti Mézzi. Lo abbiamo conosciuto in sella al suo cavallo a dondolo, con il quale ci ha guidati per mano in un mondo altro. E’ una forza della natura, incontenibile. La sua lista vi sorprenderà ne siamo certi: si passa dai Black Sabbath a W.A. Mozart. Vi basta?
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NICOLA NUCCI – giornalista de “Il Tirreno” ed esperto di musica, ma anche dj. Negli Anni Novanta ha curato la mostra ‘Ritmi Urbani’ sulle culture, sottoculture e stili giovanili. Nella sua lista ha volutamente omesso due nomi che sono fondamenta e pilastro di ogni discografia, ma anche gli altri non sono da meno. C’è ad esempio “Remain In Light” dei Talking Heads, può bastare?
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MASSIMILIANO PALUZZI – Se c’è una persona che è agli antipodi dell’idea di “metallaro”, questo è il Paluzzi. Eppure la sua lista mostra un’anima forgiata dal metallo pesante con sfumature black e thrash.  Furore distorto e compresso, assoli e riff fiammanti , watt, potenza e volume. Una lista di dischi per far propria una scena estrema-mente importante. Ecco i dischi scelti dal nostro “Heavy Metal Kid” da ascoltare al massimo volume e ricordatevi che “se la musica è troppo alta, è perché sei troppo vecchio”.
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MARCO – MARK:ENO – PARENTI – dj, musicista, onnivoro consumatore di musica, per puro piacere e per lavoro. Di ogni disco di questa lista, ma probabilmente di tutti quelli (e sono veramente tanti ve lo assicuriamo) che ha a casa, ricorda dove, come e quando lo ha scoperto e acquistato. E forse anche, quante volte li ha fatti girare sui suoi Technics 1200. La lista era molto più lunga noi ne abbiamo estrapolato dieci gemme.
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AURELIO PASINI – Aurelio lo abbiamo conosciuto prima sulle pagine del “Mucchio” poi su quelle di alcuni libri, in particolare quello sui testi commentati dei Doors di Jim Morrison. Poi lo abbiamo invitato a presentare alle nostre serate del “Friday I’m In Love” alcuni temi a lui cari. Dai Doors appunto, agli XTC, ad una serata monotematica su “Marquee Moon” dei Television, per citare le prime tre che mi vengono in mente, Aurelio con il suo stile asciutto, mai sopra le righe, sempre così ricco di spunti, di temi e sottotemi è diventato, con nostra grande gioia, uno Skystoner insostituibile. Il “lockdown” ci ha impedito in questi ultimi mesi di proseguire i nostri incontri, ma la sua serata sugli Hanoi Rocks e il loro suono così sporco e stradaiolo e per questo così amabile, è solo rimandata. Tenetevi in buono una serata libera e intanto date un’occhiata a questi dischi scelti dopo “un difficile parto”. Dodici album imprescindibili, più otto.
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LUCIO PELUCCHI – C’era un disco che ci aspettava all’incrocio delle nostre strade, che ancora oggi amiamo e sui cui ritmi sinuosi e raffinati ci piace, se non ballare, sicuramente lasciarci cullare. Il disco a quel crocicchio era “Night and Day” di Joe Jackson (un piccolo gioiello) che ha portato Lucio allo Sky Stone. “Il nostro Ministro degli Esteri” ha stilato la lista dei dischi che gli “hanno aperto la testa” e che gli hanno dato chiavi nuove per aprire porte e scenari altrimenti sconosciuti. Così tra 45 giri e album concept, tra musical e jazz, tra rock e musica italiana si dipana una storia di incontri e fascinazioni.
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CARLO PUDDU – musicista, Skystoner, fondatore del ‘Friday I’m In Love’, stravede per Springsteen e per i ‘Peaky Blinders’ che sarebbe un nome perfetto anche per una band di ‘Americana’ con origini irlandesi. Senza di lui avremmo una marcia in meno, ma lo abbiamo e quindi anche noi, nati per correre, possiamo andare.
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PAOLO SAPORITI – è uno di quelli che a noi ci “garba”. Quando è stato nostro ospite in occasione di un RSD di qualche anno fa, ci ha incantato con la sua chitarra ed una pedaliera che lo trasformava in una band. Ci siamo incontrati ed è stato come se ci fossimo sempre conosciuti. Sarà perché nella sua lista c’è Mark Hollis?
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JOHN YOUNG – E’ spesso a Lucca musicista e membro dei Lifesigns, band progressive inglese e ha aderito all’iniziativa dello Sky Stone & Songs di creare un percorso fatto di liste di musica che è stata fondamentale nella formazione, crescita e sviluppo musicale ed è stato così che lo abbiamo conosciuto allo Sky Stone & Songs, dove è entrato per vedere se avevamo il disco di Lucio Battisti sul quale aveva suonato. C’era.
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