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‘Music for Megaliths’ in uscita il 19 maggio è il nuovo lavoro da solista di Steve Von Till dei Neurosis

Harvestman è un’altro ‘vestito‘ di Steve Von Till – frontman e leader dei Neurosis – che arriva adesso con un nuovo lavoro Music for Megaliths‘, in uscita il 19 maggio, nel quale l’artista si confronta con un numero incredibile di strumenti, tra cui le chitarre elettriche, acustiche, il basso, il sintetizzatore, una variegata serie di effetti e, ovviamente, la parte vocale, peraltro molto ridotta in questo disco.

‘Music for Megaliths’ è stato completamente suonato, registrato e mixato al suo studio ‘The Crow’s Nest’, nel nord dell’Idaho, con la collaborazione dell’altro Neurosis, Jason Roeder, che ha lavorato in ‘Levitation’, quinta traccia dell’album.
Tutti i sette brani dell’album sono stati masterizzati da James Plotkin, mentre l’artwork è stato affidato a Thomas Hooper.

Nel corso di tre album, Steve Von Till, sotto il nome di Harvestman, ha creato un percorso musicale e personale. Dal punto di vista personale, infatti, si può parlare di una sorta di meditazione fatta attraverso le note, mentre musicalmente ha dato vita a suoni che esplorano diversi ambiti: dal folk al drone, alla psichedelia, al ‘komische’, fino al krautrock e al noise. Non si tratta, però, di un viaggio fine a se stesso che vede espandere l’ecletticismo di questo artista, bensì di una sorta di divinazione, che dà forma a una linea comune che, alla fine, riesce a collegare tutti questi generi così diversi tra loro.

‘Music for Megaliths’ è stato registrato in un lungo periodo, durato alcuni anni e rappresenta l’aggregazione di momenti e registrazioni che hanno permesso di dare vita a un grande insieme. Utilizzando la ripetizione, la manipolazione e la modulazione, il primo brano, ‘The Forest is Our Temple’ diviene un generatore di correnti arcane, che si ritrovano poi intatte in ‘Ring of Sentinels’, ‘Sundown’ e in ‘White Horse’, dove viene esaltato il rito di dissoluzione e rigenerazione di origine nomade.

Questo lavoro attraversa diversi generi musicali, attraverso strade diverse tra loro, «testimonianza di una singolare e sensitiva visione dilatata», come ha commentato Jonathan Selzer.

TRACKLIST

  1. The Forest is Our Temple
  2. Oak Drone
  3. Ring of Sentinels
  4. Cromlech
  5. Levitation
  6. Sundown
  7. White Horse
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