Descrizione
Dieci canzoni registrate in casa con un 4 piste Tascam. Una manciata di canzoni chitarra e armonica dove si materializzano gli spettri peggiori dell’America reaganiana. Canzoni che sembrano venire fuori dal deserto delle periferie americane, dove le fabbriche chiudono e non si trova lavoro. Dove gli errori della grande politica ricadono impietosi sulla gente comune. Dove si perde lavoro, le banche ti prendono tutto e per una disperata sbornia al bar si arriva ad uccidere, per poi fuggire, venire arrestati e alla fine condannati alla sedia elettrica. Un’America lontanissima dal brillante sogno dei primi anni ’80, raccontata dai film o dalla televisione.
“Nebraska è un disco sulla solitudine e sulla disperazione nel mondo occidentale, figlio di Woody Guthrie, Hank Williams, Johnny Cash e Bob Dylan.Un album di sopravvivenza senza ragazze e senza gioie. La lunga strada che corre oltre il parabrezza della macchina nella copertina, è frequentata da morte e desolazione. L’intero disco “Nebraska” è una spietata fotografia di un mondo crudo e squallido, grigio come il vuoto d’amore e rosso come il sangue. “Atlantic City”, “Johnny 99”, “Nebraska” “Highway Patrolman”, per ricordare qualche canzone di un disco perfetto, che è il più amato anche da chi non ama Bruce Springsteen. (a cura di Carlo Puddu)
Nebraska (4:32)
Atlantic City (4:00)
Mansion on the Hill (4:09)
Johnny 99 (3:43)
Highway Patrolman (5:41)
State Trooper (3:17)
Used Cars (3:11)
Open All Night (2:58)
My Father’s House (5:08)
Reason to Believe (4:08)
Etichetta: Columbia/Legacy (1982)
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