Descrizione
Lo scozzese ci regala una cavalcata rumoristica come “My Mouth Ain’t No Bible”, uno spoken word torrenziale, un flusso di coscienza che sembra uscire dal secondo album dei Velvet Underground e tanto basterebbe per farci amare questo album. Ma dentro l’uso, di diversi strumenti, come il clarinetto, il violoncello e la tromba ad esempio ma anche il dulcitone, l’harmonium, rende il suo stile diverso da quello di tanti colleghi e questo disco, un piccolo gioiello da custodire.
1. Your beauty could not save you
2. The irish wars of independence edit view
3. Like bees to foxglove
4. Shallow
5. The blue of the thistle
6. My mouth ain’t no bible
7. Solitary islands all
8. The villages I have known my entire life
9. Oh me, oh my
10. Brittle
11. Yorkston athletic
12. A footnote to an epitaph
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