
‘To the Bone’ è il quinto album in studio dell’artista inglese Steven Wilson, pubblicato dalla Caroline International. Questo nuovo lavoro di Wilson nasce da due anni e mezzo di lavoro e fa seguito al successo di ‘Hand. Cannot. Erase.’ (leggi la recensione) del 2015 e un anno dopo il mini album ‘4½’ (leggi la scheda), del 2016.
Stando alle parole dello stesso Wilson, questo album è stato ispirato dalla musica che ha costellato la sua gioventù e che si può far risalire ad artisti quali Peter Gabriel, Kate Bush, Talk Talk, The Colour of Spring e Tears for Fears.
Musicalmente, questo album prosegue il discorso iniziato con ‘Hand. Cannot. Erase.’ e ha pochi richiami al progressive, mentre sono chiari i riferimenti agli artisti da lui citati come punti di riferimento.
Per quanto, invece, riguarda i testi, Wilson spiega che le 11 tracce di ‘To The Bone’ parlano del caos paranoico dell’epoca che stiamo vivendo «nella quale il vero – come dice lui stesso – può sembrare una nozione flessibile, a sguardi sulle vite quotidiane di rifugiati, terroristi e fondamentalisti religiosi e a un assaggio della più gioiosa evasione dalla realtà che io abbia mai creato nella mia carriera fino ad oggi. Qualcosa, insomma, per tutta la famiglia».
TRACKLIST
- To the Bone
- Nowhere Now
- Pariah
- The Same Asylum as Before
- Refuge
- Permanating
- Blank Tapes
- People Who Eat Darkness
- Song of I
- Detonation
- Song of Unborn