E’ senza dubbio un album più accessibile, il nuovo lavoro dei Goat che porta lo stesso nome della band e che sarà pubblicato l’11 ottobre prossimo.
‘Goat’, infatti, rappresenta un ulteriore passo avanti nella ricerca musicale della band di Korpilombolo, in Svezia.
Dopo aver sperimentato suoni vicini alla psichedelia, sempre contaminata con ritmi riportabili alla World Music, adesso i Goat ci propongono 8 tracce che, pur camminando nel solco tracciato nel passato, si avvicinano a suoni più mainstream, rendendo, di fatto, più ‘facile’ l’ascolto di questo album, anche per un pubblico più ampio di quello che, in genere, si era avvicinato a questa band.
Certamente non mancano quelle distorsioni dal caratteristico gusto psichedelico, ma in linea di massima risulta più facilmente fuibile.
Se brani come ‘Frisco Beaver’ o ‘Disco Fever’ richiamano assolutamente agli esordi dei Goat, nell’ascolto ci imbattiamo in suoni decisamente funk, come nella canzone di apertura ‘One More Death’ o che guardano al free jazz, come ‘Fool’s Journey’, mentre per la chiusura dell’album, si affidano addiritura a una rilettura in chiave Goat dell’hip hop.
Il primo – e al momento unico – singolo è ‘Ouroboros’ è dedicato all’iconografica immagine del serpente (o drago) che si morde la coda e generalmente viene associato agli infiniti cicli di morte e rinascita che caratterizzano la vita.
‘Goat’, dunque, è sicuramente uno degli album più rappresentativi della band di Korpilombolo, che la leggenda vuole nasca da una comune voodoo, come testimonierebbero anche le maschere che – anche in questo caso – caratterizzano tutte le loro apparizioni pubbliche. In otto brani, i Goat riescono a fare sintesi di quelle che sono state le loro origini, dove li hanno portati oggi e ci fanno intravedere quello che sarà il loro futuro, attestandosi così come una delle realtà sicuramente più interessanti di questi anni.
TRACKLIST
01. One More Death
02. Goatbrain
03. Fool’s Journey
04. Dollar Bill
05. Zombie
06. Frisco Beaver
07. The All Is One
08. Ouroboros
