‘Async’ è il primo album di Ryuchi Sakamoto dopo che gli è stato diagnosticato un cancro alla gola, cosa che ha causato uno stop alla sua carriera tra il 2014 e il 2015. Dopo una cura durata un anno e il completo recupero, Sakamoto ha scritto la colonna sonora dell’acclamato film di Alejandro Iñárritu, The Revenant, prima di mettersi a lavorare su questo album, nel quale parla di natura, di oggetti di ogni giorno, di sculture e il tutto viene visto come influenze asincrone.
In quest’ottica, le tracce comprendono anche delle registrazioni anche da luoghi fuori dallo studio discografico, come, ad esempio, i musei, comprese le sculture disegnate da Harry Bertoia.
A corredo di tutto questo, ovviamente il piano e i processori elettronici di Sakamoto, ma questo disco presenta anche delle registrazioni che suonano molto intime e che sembrano fare da colonna sonora alla vita di ogni giorno.
Così come suggerito dal titolo stesso dell’album, i brani di questo disco sembrano muoversi su un piano diverso dagli altri – in ‘asincronia’, appunto – e a un primo ascolto sembra che il loro essere lì sia assolutamente casuale. Ma così non è, come si scopre ascolto dopo ascolto e la dimensione umana di Sakamoto appare sempre più forte e incisiva, di quello che potrebbe sembrare a un ascolto disattento.
In ‘Life, Life’, inoltre vi è la lettura di ‘And This I Dreamt, and This I Dream’ di Arseny Tarkovsky, fatta da David Sylvian, mentre ‘Fullmoon’ è un collage di molte voci che recitano ‘The Sheltering Sky’ di Paul Bowles in lingue diverse.
Sicuramente ‘Async’ non è il disco più accessibile di Ryuchi Sakamoto e sebbene siano necessari diversi ascolti per rendere il lavoro dell’artista accessibile, è una scoperta che merita assolutamente fare perché ci fa approriare di un piccolo pezzo di mondo di questo grande compositore.
TRACKLIST
- Andata
- Disintegration
- Solari
- Zure
- Walker
- Stakra
- Ubi
- Fullmoon
- Async
- Tri
- Life, Life
- Honj
- Ff
- Garden