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Una canzone al giorno – Velvet Underground & Nico – I’ll Be Your Mirror (18 luglio 1988)

Nico muore dopo aver subito un lieve attacco cardiaco mentre era in bicicletta in vacanza con il figlio a Ibiza, in Spagna. La vita di Nico è sempre stata circondata da un alone di mistero. A partire dalla sua data di nascita, che viene fatta risalire al 1938, al 1941 o al 1943 a seconda delle fonti. Per proseguire con la sua città natale: Colonia oppure Budapest, Ungheria. Fisico asciutto, capelli biondissimi e viso dai lineamenti perfetti, intraprende a 16 anni la carriera di modella, che la porta per qualche tempo a Parigi. L’indole artistica la porta presto a cimentarsi nel cinema, con le partecipazioni a “Strip Tease” di Pointrenaud e “La dolce vita” di Fellini. Proprio in Italia, Nico incontra Alain Delon, con il quale ha una relazione e un figlio, che chiamerà Ari. Ma il vero debutto nel mondo del rock avviene a New York, dove Nico conosce Bob Dylan, che le dedica la sua “Visions of Johanna” e la mette in contatto con Andy Warhol. Il maestro della Pop Art la inserisce in pianta stabile nel suo entourage, le procura delle parti in alcuni film sperimentali, come “Chelsea girl”, e soprattutto asseconda le sue aspirazioni musicali, imponendola come cantante ai suoi protetti Velvet Underground. All’inizio Lou Reed e soci non l’accettano, temendo di finire oscurati dal suo carisma. Poi con John Cale si stabilisce un legame profondo, che porterà Nico a suonare accompagnata dalla viola del grande musicista americano in giro per il mondo. Da questa convivenza difficile nasce l’album-capolavoro The Velvet Underground and Nico , griffato in copertina dalla banana a firma di Andy Warhol. Un album destinato a diventare uno dei più importanti dell’intera storia del rock, in cui Nico canta alcune ballate memorabili come “All Tomorrow’s Parties”, “I’ll Be Your Mirror, “Femme Fatale”.

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