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Al Womad 2016 si parla anche di vinili… Anzi si ascoltano

IMG_4028Uno degli appuntamenti della domenica mattina al Womad Festival, che si è tenuto a Charlton Park dal 28 luglio al 1 agosto, era dedicato ai vinili.

In effetti l’incontro aveva un che di ghiotto per chi ama il vecchio disco nero, che sempre più prepotentemente sta tornando alla ribalta e sta facendosi apprezzare per il suo modo di ‘suonare’.

L’idea, leggendo nel programma l’appuntamento, era che – magari ascoltando vinili – vi fosse una sorta di dibattito dove si metteva in risalto le virtù di questo modo di ascoltare la musica, rispetto al download digitale o rispetto al cd.

Ecco, no. Non era proprio così. Sotto l’enorme tenda allestita dalla Bowers & Wilkins – partner per tutto quello che riguarda gli impianti alta fedeltà, ma anche quella che si occupa della pubblicazione dei vinili della Real World Records – facevano ascoltare dei vinili.

Non che fosse una cattiva idea: un ascolto con impianti di quel genere, in effetti è sempre piacevole. Se poi la musica è anche buona, ci si può stare davvero.

E la musica era veramente buona: già, perché facevano ascoltare i dischi di Peter Gabriel – ‘So’, ‘Us’ e ‘Up’ – che proprio una settimana o due prima erano stati ripubblicati in vinile dalla Real World.

Un’ottima occasione per riascoltare delle canzoni sempre belle e sempre da riscoprire, però un po’ di delusione in effetti c’è stata. Non si trattava di un incontro di approfondimento, bensì di un modo per fare pubblicità a un prodotto discografico. Legittimo, senza dubbio. Ma un po’ deludente e forse un’occasione mancata per approfondire un tema sicuramente interessante.

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