Pubblicato il Lascia un commento

‘Bestemmio e prego’, il lavoro di Massimo Bigi, con la ‘complicità’ di Enrico Ruggeri

E’ Enrico Ruggeri il primo a crederci e a investire non su un ragazzino, ma su un autore di lungo corso. Si tratta di Massimo Bigi, nome non troppo famoso ma decisamente noto nell’ambiente musicale che arriva adesso con un album tutto suo, ‘Bestemmio e prego’

Un portentoso contenitore di cerotti da applicare alle ferite della vita, oppure una miracolosa pozione in parte
lenitrice dei piccoli, trascurabili, dolori quotidiani. “Bestemmio e Prego” vorrei fosse questo, vorrei fosse la forza, l’intensità e la tenerezza racchiusa nella preghiera e nella bestemmia. La blasfemia non c’entra, almeno per chi è capace e così sensibile da ipotizzare che la bestemmia può essere, a volte, una soffice e delicata preghiera e la stessa preghiera contenere l’irruenza e l’indelicatezza della bestemmia.

Ne facciamo tutti uso, preghiamo e imprechiamo a modo nostro, una piccola libertà che ci concediamo.
Le canzoni dell’album nascono d’inverno, di mattina presto tra lo stesso profumo dei caffè e degli inverni che
invece non sono più gli stessi. Tutte le canzoni dell’album sono state scritte con la stessa chitarra, una chitarra
elettrica da me assemblata: non amplificandola suona piano ed è perfetta per le mie mattine che cominciano
col buio, rispetta il silenzio della casa, il sonno della gatta e di chi mi sopporta da una vita.

«Son qui che aspetto che cambi il tempo…» è la partenza di “Come se fosse facile”, brano che nasce dalla
volontà precisa di non ricalcare i miei cliché abituali del format canzone… Realizzo un provino per farla
ascoltare ad Enrico Ruggeri, amico di una vita, gli piace, il che appare come un non impegnativo gesto di
approvazione, educato. Qualche mese più tardi la canteremo insieme e poi diventerà il primo singolo di questo
progetto, che sia il frutto delle preghiere o delle bestemmie di tanti anni?

La canzone “Bestemmio e prego” nasce sopra un riff di chitarra contraddittorio almeno quanto il titolo,
tormentato, insistente, per poi liberarsi nell’inciso dove arriva il perdono divino davanti a un bicchiere
fraterno. Il nostro Dio ci perdona e noi perdoniamo lui, è così che si va avanti, e andare avanti è preghiera,
null’altro.

È nella delicatezza del mattino che la melodia di “Parte di me” viene fuori dalla chitarra, le parole gli vanno
dietro… Penso ad un’amica, al suo dolore, ma soprattutto alla magia dell’amore. L’amore che non si fa sopra a
un letto o a un divano ma sopra i nostri passi, tutti i santi giorni.

Ho sempre amato il circo, la mia generazione è cresciuta con lui, quando ho scritto “Circo Meraviglia” sono
rimasto stupito come il bimbo che guardava il domatore tra i leoni, il clown, l’orso sul monopattino, il
giocoliere e la trapezista in collant e paillettes. Adesso il Circo Meraviglia ha alzato le sue tende, non tornerà.
“Bestemmio e Prego” non vuole essere un album che aprirà una carriera ma soltanto un ringraziamento a chi
non chiude porte a nessuno.

ilBigi, così lo chiamano, nasce a Castiglione del Lago (Perugia) il 26 aprile 1958 e inizia presto ad ascoltare
musica grazie ad una radio Mivar in dotazione alla famiglia. Subito dopo sarà la sfida sessantesca Morandi/Villa
di Canzonissima ad appassionarlo in maniera indissolubile alla canzone. Nel 1967 inizia a far girare di nascosto,
nel giradischi “proibito”, di stazza nella camera del fratello maggiore, il 45 giri “Let’s Spend The Night Together”
degli Stones. Il passo successivo è l’acquisto di una chitarra Zerosette di Castelfidardo, primo brano “La
bambolina” interamente suonata nella corda MI cantino. La prima chitarra elettrica sarà una EKO a quattro
magneti e qui partono le performances di “Satisfaction” sulla corda MI basso a vuoto. Nel frattempo, infatti,
sono nate le musicassette e i riff degli Stones diventano colonna sonora portante nella vita del Bigi, che va
male a scuola cambiando vari istituti, sempre con il medesimo risultato. I riff però lo sostengono, entra in
pianta stabile nei Generation Gap diventandone leader anarchico indiscusso e fonda poi il gruppo The
Ramblers.
Fama e fame nel rock’n’roll spesso viaggiano di pari passo, ilBigi inizia un percorso professionale che va da
cameriere, a uomo delle pulizie, tassista, albergatore, cuoco, bagnino, giardiniere.
Un giro capestro che lo farà ripassare dal via, quello della musica.
Si ritrova per caso nel 1993 in tour con Enrico Ruggeri e qui scatta una celeste corrispondenza di musicali sensi.
Prima come direttore di produzione e poi come tour manager, segue Ruggeri per anni in concerto in tutta Italia
e non solo. I due diventano inseparabili compagni di mille avventure.
Dopo anni di collaborazione sparisce per molto tempo.
Nei periodi di pausa dai tour, il buon caro vecchio Bigi pubblica due libri: “Grand Hotel des Guitar” nel 2010,
una serie di racconti dedicati al mondo della chitarra, e “Giocando col Tempo” nel 2016, ventiquattro brevi
racconti frutto di fantasia e ricordi, che ruotano intorno alla passione per il buon caro vecchio rock’n’roll ma
anche alle ferite di una vita vissuta senza risparmiarsi e senza risparmiare.
ilBigi non smette mai di scrivere nuovi brani che tiene per lo più per sé. Torna con un bagaglio di esperienze
complicate che hanno prodotto canzoni sofferte e intense, tipiche di chi ha speso la sua vita senza risparmiarsi.
Un giorno ne fa sentire qualcuna a Enrico Ruggeri che ne rimane folgorato.

  • Fammene sentire un’altra
  • Guarda che ho il cassetto pieno…
  • E tu vuotalo!
    Le canzoni si susseguono, si rincorrono, iniziando ad assumere forme sempre più convincenti, finché diventano
    dieci e portano la Anyway Music (Ruggeri) e Marco Poggioni alla pubblicazione dell’album “Bestemmio e
    prego”, un portentoso contenitore di cerotti da applicare alle ferite della vita «Dieci canzoni che spezzano il
    cuore e lo ricompongono, tra malinconia e sorriso, preghiera e sconforto, rabbia e sberleffo – afferma Enrico
    Ruggeri – La mia band ha fatto il resto, si sono aggiunti tutti quelli che lo hanno conosciuto, grandi musicisti che
    come me sono rimasti affascinati. Bisogna vivere intensamente per scrivere con intensità: per i grandi c’è
    sempre un momento particolare e, credetemi, ilBigi è un grande».

TRACKLIST

  1. Come se fosse facile ft. Enrico Ruggeri
  2. Il randagio e l’ubriaco ft. Silvio Capeccia
  3. Circo Meraviglia
  4. Dio nell’ultimo bar
  5. Un’altra età
  6. Parte di me
  7. Andare via ft. Enrico Ruggeri
  8. Le ombre della sera ft. Andrea Mirò
  9. Anima in pena
  10. Bestemmio e prego
Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *