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Buñuel – A Resting Place for Strangers

Cosa accade quando i musicisti di una specifica scena, con radici affini, si incontrano e incrociano le proprie strade? Nasce un progetto musicale, generalmente interessante, spesso ricco di spunti e di suggestioni.
E’ accaduto anche dall’incontro tra Xabier Iriondo degli Afterhours, Franz Valente de Il Teatro degli Orrori e Pierpaolo Capovilla: tre personalità diverse, tre artisti completi, che, incontrandosi hanno dato vita ai Buñuel, nome che altro non è che il chiaro omaggio al grande regista.
Iriondo (che si occupa delle chitarre), Valente (alla batteria) e Capovilla (al basso), hanno coinvolto Eugene S. Robinson, voce storica degli Oxbow ed è così nato ‘A Resting Place for Strangers’, pubblicato da Tempesta International/Goodfellas records.
Un primo lavoro di un progetto che sembra destinato a riservare altre sorprese, ma che, intanto dà una scossa alla musica italiana. Una scossa non solo morale, ma anche fisica, con la violenza e la forza delle sue sonorità.
Nove tracce, trenta minuti di furia sonora, l’album d’esordio di Buñuel ci introduce in un’atmosfera purgatoriale, vera e propria cifra artistica di Eugene S. Robinson: una sorta di incubo ad occhi aperti, dove voce e parole si intersecano in costrutti sonori violentissimi, dotati della carica “elettrica” caratteristica dello stile chitarristico di Xabier Iriondo, con Franz Valente e Pierpaolo Capovilla ad occuparsi di una sezione ritmica serratissima, episodicamente lenta ed infernale, rapidissima e hard-core nella maggior parte dell’album.
Il disco d’esordio di Buñuel è uno sforzo artistico privo di compromessi, estremista nelle intenzioni ed estremo nella sua realizzazione.

TRACKLIST

  1. Cold or Hot 
  2. This is Love 
  3. I, Electrician
  4. Jesus with a Cock
  5. Dump Truck 
  6. Streetlamp Cold
  7. Me and I
  8. Smiling Faces of Children
  9. Whipsaw
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