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Dal futuro, un articolo del 2121 dello storico e archeologo Andrew Woods su Bob Dylan e il Dylanismo

Articolo pubblicato sul Jigsaw Newtown Post dallo storico e archeologo Andrew Woods il 24 maggio 2121 (nuovo calendario)

Nella storia delle vecchie religioni, che è certamente ricca di fenomeni affascinanti, il Dylanismo occupa una posizione particolare. Esso è al tempo stesso religione, popolo, comunità di destino. Le sue origini risalgono eccezionalmente indietro nel tempo, ma ciononostante è di grande attualità nel presente.
Non sorprende, quindi, la sua messa al bando alla fine del secolo scorso, tramite il decreto-legge n.7 (art.3 Libertà individuali: conseguenze psichiche e comportamentali) a firma del Ministro della Verità Rogar Konya, 18 novembre 2097.

E’ pressoché impossibile definire il Dylanismo nella sua particolarità. Certo la scienza del Dylanismo, nata nel XXI secolo, ha raccolto molte opinioni diverse e ha permesso di comprendere più facilmente i fenomeni storici, sociali, culturali del mondo prima della III Guerra Mondiale e del Grande Attacco Definitivo.Come storico ho sempre considerato antropologicamente interessante quello che  un tempo veniva chiamato il ‘900 e, in particolare, gli effetti che l’arte aveva sulle dinamiche umane.
Nel primo dopoguerra, ogni produzione artistica è finito sotto lo sguardo dei funzionari governativi della S.E.G.A., gli organi di controllo di censura capillare.
Poco è quindi rintracciabile adesso, se non al mercato nero, o grazie alla lotta di Resistenza di uomini “isolati” come il famigerato gruppo “Sky Stone” che da decenni continua la sua lotta clandestina contro l’ALGORITMO, l’unico diffusore consentito dal governo post GAD.

Il Dylanismo è probabilmente una delle correnti principali che anima la Resistenza, ha convissuto con così tante culture diverse, conservando tuttavia la propria identità. Il Dylanismo è stato continuamente minacciato di morte, ma alla fine è sempre riuscito ad affermarsi, contro ogni pericolo. Uno dei suoi assiomi più noti è:  –Bob Dylan non è nulla di quello che verrà mai scritto di lui.-Il Dylanismo stesso, già dall’inizio, si lascia difficilmente ridurre a un semplice comune denominatore.
Se si dovessero individuare i tre strumenti fondamentali che stanno alla base di questa rivoluzione c’è il Blues che con austera limpidezza lascia cadere la luce divina sul nostro mondo buio, in secondo luogo si dovrebbe ricordare il Folk che si propone di assicurare a tutti i poveri e oppressi la ricompensa e la giustizia a cui hanno diritto. Infine bisognerebbe menzionare il Rock and Roll, come incrollabile speranza in un mondo migliore, in cui non ci sono più ingiustizia e senso del peccato.
Tutte le utopie della storia che aspirano a trasformare l’odioso presente in un futuro migliore si alimentano del medesimo potenziale di speranza che è proprio del Dylanismo.
Per questo il suo messaggio è bandito da tutti gli emisferi controllati dalla PPS Psyco- polizia SNARZO.
E’ singolare la vastità delle reazioni che il Dylanismo ha suscitato presso i contemporanei e che ancora riecheggia clandestinamente, reazioni che passano dal rifiuto ostile fino a un entusiasmo esagerato
Bob Dylan ha prodotto un morbo che si autoalimenta e si cura solo evitando di voler guarire.

Professor Andrew Woods
Atlas Archeology University
5791 Thunder Road
Kida, Emisfero Sud

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