
«Ruins non è esattamente un concept album – stando alle parole del chitarrista Jack Sharp – e il titolo si riferisce alle rovine della cività moderna, di come sarebbe il mondo senza esseri umani». I testi di ‘Ruins‘ parlano della caduta della società che così come la conosciamo e della natura che chiede indietro la sua terra. Questo è il miglior album dei Wolf People, la prova maiuscola della loro carriera che farà salire le quotazioni della band inglese.
‘Ruins’ è il terzo full lenght firmato dalla band per Jagjaguwar e il degno seguito dell’acclamato ‘Fain‘ del 2013.
Il sound dei nuovi Wolf People si ispira alla grande stagione del rock inglese che vide nascere e crescere Black Sabbath e Deep Purple, a quel modo di suonare hard rock acido e progressive allucinato che ha reso grandi i dischi e il momento storico di passaggio della musica inglese tra gli Anni ’60 e ’70.
Deep Purple, Jetrho Tull, Black Sabbath e Uriah Heep sono tutti presenti nel cuore dei Wolf People, senza però dimenticare la lezione acid folk di Donovan e Michael Chapman. Ruins è stato registrato tra il Devon, l’Isola di Wight e Londra, ed è l’album più diretto e potente registrato dai Wolf People.
TRACKLIST
- Ninth Night
- Rhine Sagas
- Night Witch
- Kingfisher
- Thistles
- Crumbling Dais
- Kingfisher Reprise
- Not Me Sir
- Belong
- Salts Mill
- Kingfisher Reprise II
- Glass