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Esce “Tríptiko” dei Fernweh, il progetto ispirato alle opere di Hieronymus Bosch

A tre anni dalla sua prima esecuzione live, i Fernweh finalmente pubblicano la colonna sonora ufficiale di “Tríptiko”. “Tríptiko” è un concerto multimediale ispirato alle opere di Hieronymus Bosch contenute nel Museo del Prado, ideato nel 2019 dalla band Fernweh in collaborazione con il video artista Rino Stefano Tagliafierro e lo studio milanese di visual design Karmachina. L’entusiasmo suscitato dalle live performance di “Tríptiko” e il crescente interesse online hanno spinto i Fernweh a rendere disponibile online la colonna sonora in formato album.

Le musiche composte dai Fernweh per “Tríptiko” attingono alle infinite ispirazioni sonore che possono provenire dai dipinti di Bosch. L’album cerca di esprimere il dualismo tra Rinascimento e contemporaneità, tra realtà e visione, partendo dalla musica del tempo e del luogo – trovando in Josquin Desprez un punto di riferimento – e trasponendola nella contemporaneità attraverso lo sviluppo e la frammentazione delle costruzioni melodiche e armoniche, le sonorità elettroniche e il sound design. L’album è stato composto ed eseguito in remoto dai membri di Fernweh (Emiliano Bagnato, Lorenzo Cosci, Daniel Leix Palumbo) nei propri studi domestici, per poi essere mixato dal gruppo nello studio di Emiliano. Il mastering è stato fatto da David Campanini (già fonico live di Tríptiko) al SonicLab studio di La Spezia.

Il concerto multimediale di “Tríptiko” è stato prodotto in origine dalla Princess of Asturias Foundation, che ogni anno indice a Oviedo (Spagna) i Princess of Asturias Awards per premiare individualità, gruppi e istituzioni che si sono distinte per lavoro tecnico, scientifico, culturale, sociale e umanitario svolto a beneficio della comunità internazionale. Nel 2019 è stato premiato, tra gli altri, il Museo del Prado di Madrid, in celebrazione del 200° anniversario della sua fondazione. Ogni anno la cerimonia di premiazione viene accompagnata da una serie di eventi per presentare al grande pubblico le istituzioni e le personalità premiate nell’edizione in corso. In quell’occasione, la Princess of Asturias Foundation ha deciso di affidare a Fernweh e Karmachina la creazione e la realizzazione di un concerto multimediale dedicato a una selezione di capolavori custoditi dal Museo del Prado. La scelta è ricaduta sulle opere del pittore Hieronymus Bosch, scelte per la loro forza visionaria e lisergica, fonte inesauribile di ispirazione per un progetto audiovisivo di grande suggestione.

“Tríptiko” è stato quindi presentato in live dai Fernweh per la prima volta a Oviedo durante i Princess of Asturias Awards 2019 nella suggestiva cornice della Fábrica de Armas de La Vega. In seguito, il concerto è stato portato in Italia per IBRIDA Festival delle Arti Intermediali nel 2021 a Forlí, ed è stato poi riproposto nuovamente a Oviedo nell’edizione 2022 dei Princess of Asturias Awards.

“Tríptiko” è al momento in esposizione in un nuovo formato installativo a Palazzo Reale a Milano nella mostra “Bosch e un altro Rinascimento”, aperta al pubblico fino al 12 Marzo 2023.

I Fernweh sono un gruppo di musica elettronica e sound design formatosi nel 2015 a La Spezia. La formazione è composta da Emiliano Bagnato (chitarre e sintetizzatori), Lorenzo Cosci (Batteria e percussioni) e Daniel Leix Palumbo (sintetizzatori e tastiere). Iniziano come gruppo di improvvisazione live e da qui deriva il nome Fernweh, traducibile dal tedesco come “nostalgia dell’altrove’’. Questo concetto viene trasposto in musica tramite l’improvvisazione: il desiderio di evadere da un punto condiviso e stabilito per creare un viaggio estemporaneo, dove l’input di ogni musicista rappresenta un nuovo percorso e una nuova direzione da seguire.
Tutto cambia in seguito alla prima collaborazione con il video artista e curatore Paolo Ranieri (Studio Azzurro, N!03, Karmachina). In questa occasione, i Fernweh compongono la colonna sonora per l’installazione e live performance multimediale Homage to Maya, un progetto che rende omaggio al lavoro pionieristico della videoartista Maya Deren, giustapponendo alcuni dei suoi lavori dagli anni ’40 (Meshes Of the Afternoon, At Land, A Study in Choreography for Camera). Il progetto è stato presentato in live in vari clubs e festival di video arte e cinema, sia in Italia che all’estero.

Questa collaborazione definisce da allora i Fernweh, un gruppo che porta avanti due percorsi paralleli: uno dedito al sound design e alla composizione di musiche per installazioni e progetti multimediali; un altro “più classico’’ da band. In seguito alla collaborazione con Paolo Ranieri, i Fernweh hanno lavorato a vari progetti tra Italia ed estero, collaborando specialmente con lo studio di video-design Karmachina. Tra questi progetti sono presenti, per esempio: la video installazione Utopie Radicali presentata all’omonima mostra prodotta e organizzata da Palazzo Strozzi a Firenze; lo show di video-mapping Changing Times presentato all’Alte Oper di Francoforte in occasione dell’edizione 2018 del festival Luminale (Biennial for Art Light and Urban Design); il concerto multimediale Triptíko, presentato in live per la prima volta ai Princess of Asturias Awards 2019 (Oviedo, Spagna) in celebrazione del premio consegnato al Museo del Prado di Madrid in occasione dell’ anniversario dei 200 anni dalla sua fondazione. Come band, durante questi anni i Fernweh hanno invece auto-prodotto un album di debutto omonimo nel luglio del 2018, poi presentato live in concerti e festival in 6 paesi differenti, condividendo il palco con artisti della scena underground quali DJBalli, MaiMaiMai e Tobjah (C+C=Maxigross).

Il suono dei Fernweh è un ibrido in continua trasformazione dove convergono diverse idee musicali e background artistici, che segue con interesse gli sviluppi della scena elettronica contemporanea, ma integra anche elementi di generi come il kraut rock, la glitch, il post-rock, l’elettroacustica e il noise.

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