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Esibizione di classe dei Placebo al LSF2023 che però non convince del tutto

Hanno scritto pagine importanti della musica degli ultimi decenni e va riconosciuto loro – piacciano o non piacciano – di aver avuto un ruolo di primissimo piano nella musica degli Anni Novanta e, almeno, della prima decade del 2000.
Poi, i Placebo si sono un po’ persi. O, per meglio dire, hanno ripetuto un po’ troppo se stessi, con alterne fortune.

Questa estate, i Placebo sono stati i protagonisti di una delle date più attese del Lucca Summer Festival, edizione numero 25. Per la band di Brian Molko si è trattato della terza volta a Lucca e, in questa occasione, protagonista del live è stato il loro ultimo album ‘Never Let Me Go’, uscito nel 2022.

Ecco, forse proprio questo è stato il problema maggiore del live: ‘Never Let Me Go’ non è stato un album che ha impressionato, ma un buon album, negli standard della band, ma sicuramente meno incisivo di altri album. Arrivato a nove anni dal loro ultimo lavoro in studio, ‘Never Let Me Go’ è stato preceduto da altissime aspettative che, forse, sono state soddisfatte solo in parte.

Così come quelle relative al live che ne è seguito. Almeno nel concerto lucchese della band.

Sul palco, i Placebo – e in particolar modo Brian Molko – sono apparsi abbastanza appannati. Meno travolgenti di quanto lo siano stati nel passato.

Motivo? Sicuramente non ha aiutato il clima: un caldo afoso che non favoriva certamente lo svolgersi di una performance vitale, ma, detto questo, l’altro fattore a cui imputare un’esibizione che non passerà alla storia, con un Molko a tratti perfino stonato, è sicuramente un album che non spicca nella produzione della band.

Quello che, invece, non è mancato è stato il supporto del pubblico: nonostante il caldo, l’audience si è sempre dimostrata attenta e pronta a seguire i Placebo su ogno singolo brano proposto.

Certo, le canzoni più acclamate dal pubblico sono anche i cavalli di battaglia della band: ‘A Song to Say Goodbye’, o ‘The Bitter End’ e ancora ‘Infra Red’, ma le concessioni al passato sono veramente poche.

Arriva, invece, ‘l’incidente diplomatico’ e la richiesta da parte di Brian Molko di non fotografare o filmare il concerto: «Ve lo chiedo gentilmente e con molta calma, ma vorrei non venissero fatte fotografie o video di questo concerto. Dovete viverlo in questo momento, perché è qualcosa che non si ripeterà più», ha detto dal palco ai suoi fan, dopo che uno delle primissime file è stato ‘beccato’ a filmare ‘Went Missing’. E i fan che hanno rispettato in linea di massima la richiesta, anche perché – come già successo in passato – la possibilità che Molko lasci il palco non è solo una minaccia, ma una reale possibilità. E, così, non si è visto quel ‘tappeto’ di schermi di cellulari che oramai caratterizza qualsiasi platea.

Negli encore, spazio anche alle cover: ‘Shout’ dei Tears for Fears e ‘Running Up That Hill’ di Kate Bush, che ha il compito di chiudere questa performance lucchese della band di Brian Molko.

SET-LIST

  1. Forever Chemicals
  2. Beautiful James
  3. Scene of the Crime
  4. Hugz
  5. Happy Birthday in the Sky
  6. Bionic
  7. Twin Demons
  8. Surrounded by Spies
  9. Chemtrails
  10. Sad White Reggae
  11. Try Better Next Time
  12. Too Many Friends
  13. Went Missing
  14. For What It’s Worth
  15. Slave to the Wage
  16. Song to Say Goodbye
  17. Come Undone
  18. The Bitter End
  19. Infra-red

Encore:

  1. Shout (Tears for Fears cover)
  2. Fix Yourself
  3. Running Up That Hill (A Deal With God)
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