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Frank Bramato pubblica ‘Non essere’, album fuori da ogni catalogazione

Non essere” è il disco d’esordio di Frank Bramato, artista originario salentino decisamente fuori dagli schemi e di difficile collocazione. Nonostante si tratti di un debut, il disco è il frutto di numerose esperienze musicali ed artistiche che l’autore ha accumulato nel corso del tempo e che ha cercato di racchiudere in questo lavoro.

Differenti atmosfere e suoni caratterizzano infatti tutte le otto tracce del disco, a partire dall’apertura con “Pazienza Essenza” (quasi un monologo teatrale), passando ad atmosfere più pop con “Ansia (solo una crisi)” fino alle tracce più estreme come la quasi prog “Piccola operetta barocca in tre atti” o le incursioni etniche e le sperimentazioni vocali di “A Demetrio”. La volontà dell’autore infatti è proprio quella di uscire da qualsiasi schema imposto, cercando di rispettare il flusso della musica, senza metriche, e senza seguire per forza schemi, canoni e tempistiche proprie di una società (e di un modo di fare musica) che si avvia sempre più verso la totale omologazione.

I testi hanno concetti apparentemente diversi, ma ascoltati attentamente ritornano sempre sul concetto (antico) di “essere e non essere”. Come un messaggio, rivolto in primis a sè stesso, che ripete ossessivamente quasi come un mantra: “piuttosto che diventare uguale meglio non essere”. Tutti i brani sono stati registrati nello studio personale dell’autore costruito intorno alle proprie esigenze fatte di un mix di suoni analogici e digitali.

Francesco Frank Bramato, musicista/artista fuori dagli schemi, in attivo dal 2001 con il gruppo “BlekAut” con il quale, dopo le prime esperienze in provincia di Lecce, riesce nel giro di un anno a convincere un pubblico più ampio attraverso degli inediti che fanno parte del primo disco “inventando con le mani”. Il genere varia dal folk al rocksteady. La band vince diversi premi aggiudicandosi la possibilità di aprire concerti importanti, tra i quali Caparezza, Meganoidi, Roy Paci, 99 posse, Afterhours, Ska-P, Banda Bassotti e tanti altri. Rimane in attività con la band fino al 2010, che lascia per dedicarsi allo studio della voce e del canto sperimentale seguendo l’eredità lasciata da Demetrio Stratos. Collabora con molti musicisti del panorama progressive e sperimentale italiano che culmina con la registrazione del brano “Piccola operetta barocca in tre atti”. Pallino fisso dell’artista è quello di unire la voce alla scrittura e quindi all’interpretazione. Studia sceneggiatura e drammaturgia a Roma. Dopo l’esperienza romana scrive uno spettacolo di teatro-musica “l’uomo di Bogotà” ispirato ad un racconto breve di Amy Hempel, e un monologo per arpa e voce “ennesime metamorfosi”. “Non essere” è il primo lavoro da solista, 8 tracce che rimarcano la tendenza dell’artista ad uscire fuori dai canoni classici, alla moda o convenzionali.

La tracklist nelle parole di Frank Bramato:

1.Pazienza Essenza – è il brano che apre il disco. Un intro vecchio stile, costruito quasi come un monologo di teatro-musica. Tutto è improntato sul ritmo ostinato e sul testo (lungo) che sviluppa il concetto di “Essere al mondo”. Idee e punti di vista si susseguono fino alla domanda fatidica…

2.Ansia (solo una crisi) – è il brano più “Pop”. Dopo l’apertura esistenzialista si parla di un attacco di panico (sperimentato di frequente), che viene raccontato nel paradosso ritmico funk e dance, quasi a voler esorcizzare un problema che a volte condiziona, non di poco, la vita di una persona.

3.Ah, l’essere – Un brano molto sentito, un richiamo al pensiero di tanti filosofi che si interrogano sul senso dell’esistenza; non ultimo il Maestro Carmelo Bene che all’interno del pezzo “appare” attraverso la sua voce estrapolata dalla puntata “Uno contro tutti” del Maurizio Costanzo Show.

4.La Coscienza del Mago – Una ballata frutto di un percorso intimo. Una meditazione che attraverso l’occulto suono del violino crea una connessione con l’universo per staccarsi dall’illusione che diventa, ogni giorno di più, uno stato abituale.

5.Frank Zappa è morto per niente – Frank Zappa, amato, odiato, discusso genio musicale è il pretesto per denunciare con ironia il sistema artistico: chitarre Zappiane e un testo che fa riferimenti precisi ad artisti e pubblico. Nel finale il cameo intimo e personale (e non autorizzato) di Zappa che canta “tengo una min***a tanta”.

6.Un viaggio e lungo un viaggio – Il frutto della passione più grande per me, viaggiare sulle orme (assolutamente senza pretese) di “La mela di Odessa” degli Area. Questo è brano raccontato e cantato in italiano, albanese e arabo. Il viaggio è un ciclo senza fine nei ricordi.

7.Piccola operetta barocca in tre atti – Un brano complesso per i cambi di tempo e la metrica del cantato. Una sorta di progressive che si mischia al musical (arrangiato dal maestro L. Botrugno). Una reinterpretazione, in musica, della fiaba “I vestiti nuovi dell’imperatore” di Hans Christian Andersen.

8.A Demetrio – Un vero e proprio omaggio a Demetrio Stratos, il mio punto di riferimento vocale.

TRACKLIST

1. Pazienza essenza
2. Ansia (solo una crisi)
3. Ah, l’essere
4. La coscienza del mago
5. Frank Zappa è morto per niente
6. Un viaggio è lungo un viaggio
7. Piccola operetta barocca in tre atti
8. A Demetrio

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