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I numeri di un anno di attività dello Sky Stone: 16 instore, 13 incontri sulla storia della musica e poi showcase, caffè e molto altro

Il 2017 si è appena chiuso e lo Sky Stone & Songs dà i numeri. I ‘suoi’ numeri, quelli relativi ai (molti) eventi che ha organizzato nel corso dell’anno, mentre già si prepara a un 2018 che non sarà da meno.

 

Iniziamo con gli Instore: nel 2017 lo Sky Stone ha ospitato ben sedici artisti che sono venuti a presentare i loro lavori a Lucca, incontrando in questo modo i loro fans che, molte volte, hanno fatto file di ore in piazza Napoleone per poter essere in cima alla fila. E questo a dispetto del tempo: freddo, caldo, pioggia. Niente spaventa i veri fans.

Il primo artista del 2017 è stato Low Low, arrivato allo Sky Stone a gennaio, seguito da Elodie, che in una fredda domenica di febbraio è riuscita a riscaldare i suoi fans con il sorriso e la disponibilità.

E’ stata poi la volta di Michele Bravi, arrivato a fine febbraio, il 28, con il suo ‘diario’ e con la sua esperienza che lo ha portato per un po’ lontano dai riflettori dei grandi palchi, ma vicino ai fans, dandogli una dimensione molto interessante.

La musica italiana d’autore è stata rappresentata, subito dopo Sanremo, da Marco Masini che si è concesso anche il lusso di un caffè in vetrina, rispondendo alle domande dei fans.

Sempre da Sanremo, ma ad aprile, è arrivato Clementino, con la sua carica di simpatia e la sua voglia di vivere che è riuscito a trasmettere a tutti.

A maggio, arriva un rapper. Anzi torna. Dopo il successo del 2016 con ‘Fenice’, infatti, non ha voluto mancare l’appuntamento con lo Sky Stone Izi che ha presentato ‘Pizzicato’.

Un ‘caldo’ pomeriggio è stato quello che ha visto protagonista Lazza: non solo caldo per l’affetto dei fans, ma anche climaticamente.

Uno dei più importanti protagonisti di ‘Amici’ di Maria De Filippi è arrivato a Lucca al culmine del successo: Thomas, che ha richiamato un incredibile numero di fans di tutte le età. Ma Thomas è stato protagonista anche dell’ultimo appuntamento con gli instore dello Sky Stone per l’anno 2017 e, anche in quell’occasione le file di fans sono state lunghissime.

E’ stato la grande rivelazione del 2017 e non poteva mancare l’appuntamento con Lucca: si tratta di Ghali che è arrivato allo Sky Stone per presentare quello che sarebbe, di lì a poco, divenuto uno degli album rap dell’anno.

‘Tra Zenith e Nadir’ ha rappresentato un altro album di grande successo della scena hip hop italiana e, anche questo è stato presentato a Lucca dal suo autore, Maruego, che ha incontrato i suoi fans in un caldo pomeriggio di giugno.

E’ quindi toccato a Mostro e al suo rap aggressivo, per poi passare a Fred De Palma, alla ripresa dopo l’estate, in un piovoso pomeriggio di settembre, che comunque non ha fermato i fans che si sono fatti ore di fila sotto la pioggia pur di incontrare il loro beniamino.

Il rap d’autore è stato protagonista dell’appuntamento con Ghemon che non solo ha incontrato i fans ma ha anche ha anche preso parte a un ‘Moka Music & More’ presentando così il suo ‘Mezzanotte’.

A metà tra l’Instore tradizionale, il caffè e un concerto in vetrina, l’incontro con Bobo Rondelli che, anche quest’anno, ha voluto fare tappa a Lucca per presentare ‘Anime Storte’, il suo nuovo album.

Il sedicesimo instore del 2017, come dicevamo, è stato quello di Thomas: quando si dice ‘chiudere in bellezza’.

 

Ma gli instore non sono stati i soli appuntamenti che ‘contano’ allo Sky Stone: per tutto l’anno, in diversi cicli, non possiamo scordare gli incontri Friday I’m in Love’. Sono, infatti, stati organizzati tredici incontri sulla storia della musica. Storia recente, musica che ha fatto storia, relatori storici e relatori nuovi: c’è stato spazio veramente per tutto negli incontri del venerdì (e del martedì). Tutti gli incontri sono stati registrati e hanno il loro podcast.

Il primo ciclo del 2017 è iniziato con l’incontro sui Television, di cui Aurelio Pasini ha raccontato la storia della band e del loro capolavoro, ‘Marquee Moon’ che nel 2017 ha compiuto quarant’anni.

Magia, musica e mistero si uniscono in qualcosa di unico e da questa fitta nebbia del Nord Europa, nascono i Goat di cui ha parlato Federica di Spilimbergo.

Matteo Lorenzetti, invece, ha cambiato completamente lo scenario e ha portato i fedelissimi degli incontri sulla storia della musica su un terreno che forse non tutti conoscono, la musica di Gil Scott-Heron.

La grande passione per Prince di Michele Boroni ha portato il giornalista a tracciarne un ritratto molto vivo e reale, nel giorno della sua scomparsa: un modo sicuramente degli del Folletto di Minneapolis per ricordarlo e per celebrarlo.

Altro giro, altra musica: Giovanni Misuri, infatti, ha deciso di dedicare in questo ciclo di incontri una serata a una delle sue passioni, Marvin Gaye, che ha scritto importantissime pagine di musica che tuttora influenzano i musicisti di tutto il mondo.

Classici che più classici non si può. Storici che più storici non si può. Influenti che più influenti non si può. Sono The Who, protagonisti della serata  che Carlo Puddu ha dedicato alla loro storia e alla loro musica.

Lorenzo Mei, invece, ha deciso che era l’ora di conoscere la musica di personaggi che avrebbero meritato un grande successo ma che, per un motivo spesso oscuro, sono rimasti nell’ombra di personaggi più grandi. E’ così che ha accompagnato per mano il pubblico di Friday I’m In love a conoscere ‘Gli Outsiders’, facendo così scoprire dei grandi musicisti a cui la fortuna non ha arriso, ma che meritano di essere approfonditi.

Il primo ciclo del 2017 si è concluso con una serata curata da René Bassani che ha affrontato un tema a lui particolarmente caro, quello del Kraut Rock e delle avanguardie tedesche, dalle quali, in effetti tutt’oggi prendono spunto molti dei musicisti che si affacciano sulla scena musicale contemporanea.

Dopo la pausa estiva, gli incontri sono ripresi a settembre e non potevano che essere loro, i Rolling Stones, i grandi protagonisti della prima serata del Friday I’m in Love, che sono stati ‘raccontati’ da Carlo Puddu, proprio a ridosso del mitico concerto sugli spalti del Balilla.

Una seconda serata speciale, quella che si è svolta nel ciclo autunnale: protagonista è stato Federico Taddeucci che, con la complicità di Giacomo Dell’Immagine, non solo ha raccontato il suo musicista preferito di sempre, Eddie Vedder, ma ne ha anche cantato qualche pezzetto di canzone, per farne comprendere l’efficacia.

Una musica completamente diversa, uno scenario sempre americano, ma lontanissimo da quello dell’incontro precedente quello che ha presentato Michele Boroni che ha parlato di Kanye West, artista a tutto tondo, che non si limita ad essere un rapper, ma è molto altro.

Si torna nell’antico continente, l’Europa, con l’incontro di Federica di Spilimbergo che ha tracciato la storia di uno dei generi più rilevanti degli Anni Novanta, il Trip Hop, evidenziando come questo genere continui a influenzare la musica anche oggi.

Il secondo ciclo del 2017 si è concluso con l’incontro curato da Lorenzo Mei che ha fatto conoscere meglio uno dei gruppi più importanti della storia della musica, i Beach Boys e del loro capolavoro di sempre ‘Pet Sounds’.

 

Diversi come incontri, ma interessanti e sempre molto divertenti sono quelli che vanno sotto il nome ‘Moka Music & More‘: René Bassani, mentre una caffetteria – rigorosamente arancione, come il colore principale dello Sky Stone – fa salire lentamente il suo profumatissimo caffè, intervista un artista. Una chiacchierata tra amici, proprio come si farebbe al tavolino di un bar, dove l’argomento principale è la musica, ma non solo quella.

Quest’anno sono stati tanti gli incontri Moka Music & More: oltre agli appuntamenti con le artiste di Lucca Jazz Donna, che oramai sono divenuti una sorta di tradizione, ci sono stati quelli con i lucchesi The Smoking Bones, con Marco Masini, Ghemon e con l’ex Gatto Mézzo, Tommaso Novi.

 

Non sono mancati anche quest’anno i Concerti in Vetrina, impostati più come ‘show case’ che come veri e propri concerti, perché se è vero che un artista si conosce attraverso la propria musica, a volte è anche bello sentirlo parlare e raccontare come la sua musica nasce.

Tre concerti sono stati raggruppati sotto il nome ‘Mac Days’ che ha visto protagonisti Effenberg, Tommaso Novi e Francesco Bottai.

Ma questi non sono stati i soli concerti che si sono tenuti allo Sky Stone che ha ospitato anche le tempeste di sabbia degli Airportman, il debutto da solista di Devid Winter e le atmosfere rarefatte degli Stàindùbatta, direttamente dalla Garfagnana.

 

Varie anche le vetrine che hanno accompagnato i vari eventi e le uscite più importanti, ma, tra tutte citiamo solo quella dedicata ai Rolling Stones, perché in fondo il 2017 è stato l’anno degli Stones a Lucca.

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