Glaciale. Duro. Oscuro. Sono solo alcuni degli aggettivi che si possono citare per definire il nuovo album della norvegese Jenny Hval. Si tratta, infatti, di dieci capitoli che compongono ‘Blood Bitch’ e recitano storie sanguinarie, legate a realtà, fantasia e fiction cinematografica: un concept legato al ruolo del sangue nella società moderna e passata.
Il sangue la fa da protagonista, si passa da situazioni naturali, come il ciclo mestruale, a vampiri famelici, a omicidi di vergini e prostitute, fino a fantasie di amore e sangue.
‘Blood Bitch’ è un album glaciale dove storie atroci e location desolate risvegliano i paragoni con il gusto e l’estetica minimal gore tipica del black metal norvegese.
L’artista e scrittirice norvegese I dieci capitoli di ‘Blood Bitch’ recitano storie sanguinarie, legate a realtà, fantasia e fiction cinematografica. Il nuovo album di Jenny Hval è un concept legato al ruolo del sangue nella società moderna e passata. Il sangue la fa da pèrotagonista, si passa da situazioni naturali come il ciclo mestruale, a vampiri famelici, a omicidi di vergini e prostitute, fino a fantasie di amore e sangue.
‘Blood Bitch’ è un album glaciale dove storie atroci e location desolate risvegliano i paragoni con il gusto e l’estetica minimal gore tipica del black metal norvegese.
L’artista e scrittirice norvegese Jenny Hval ha sviluppato negli anni un sound unico, sin dalla pubblicazione del primo album ‘To Sing You Apple Trees‘ nel 2006 (quando Jenny si nascondeva dietro al monicker ‘Rockettothesky’).
Per i suoi ultimi due album, ‘Innocence Is Kinky’ del 2013 (prodotto da John ‘PJ Harvey’ Parish per Rune Grammofone) e ‘Apocalypse, Girl’ del 2015 (debutto su Sacred Bones), Jenny ha ricevuto plausi dalla critica di tutto il mondo per il suo modo originale di scrivere testi e musica, l’affascinante voce e gli arrangiamenti non tradizionali.
Nei dischi di Jenny Hval ci sono elementi di poesia, prosa, scrittura creativa, arti performative e visive.
Nei suoi sei dischi Jenny Hval ha affrontato tematiche e generi differenti tra loro per impatto lirico e sonoro e negli anni i suoi lavori hanno toccato stili distanti come avanguardia, art pop, elettronica, folk sperimentale, wave e metal. La Hval ha sviluppato negli anni un sound unico, sin dalla pubblicazione del primo album ‘To Sing You Apple Trees‘ nel 2006 (quando Jenny si nascondeva dietro al monicker ‘Rockettothesky’). Per i suoi ultimi due album, ‘Innocence Is Kinky’ del 2013 (prodotto da John ‘PJ Harvey’ Parish per Rune Grammofone) e ‘Apocalypse, Girl’ del 2015 (debutto su Sacred Bones), Jenny ha ricevuto plausi dalla critica di tutto il mondo per il suo modo originale di scrivere testi e musica, l’affascinante voce e gli arrangiamenti non tradizionali.
Nei dischi di Jenny Hval ci sono elementi di poesia, prosa, scrittura creativa, arti performative e visive.
Jenny Hval nei suoi lavori, ha affrontato tematiche e generi differenti tra loro per impatto lirico e sonoro e negli anni i suoi lavori hanno toccato stili distanti come avanguardia, art pop, elettronica, folk sperimentale, wave e metal.
TRACKLIST
- Ritual Awakening
- Female Vampire
- In The Red
- Conceptual Romance
- Untamed Region
- The Great Undressing
- Period Piece
- The Plague
- Secret Touch
- Lorna