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Il ritorno degli Strokes, ‘The New Abnormal’, non stupisce ma nemmeno annoia

Non è sperimentale. Anzi. Torna a suoni più ‘vecchi’, il che non significa che siano di minor qualità. E’ il nuovo album degli Strokes, ‘The New Abnormal’, che arriva a sette anni di distanza dal loro ultimo lavoro e che si avvale della produzione del mitico Rick Rubin.

A differenza di quello che fu ‘Comedown Machine’ e abbandona la strada sperimentale della band newyorkese, per tornare a suoni più ‘tradizionali’, dove si trovano sprazzi di new wave, rock, minimalismo e una buona dose di synth che strizzano l’occhio ai tanto amati Anni Novanta.

Diciamolo subito: non è un disco che farà la storia del rock, ma è un buon disco, che si fa ascoltare e, se si cerca una colonna sonora per accompagnare senza annoiare, è sicuramente quello giusto.

Ha delle punte di tutto rispetto, come l’ultimo singolo che è stato tratto – e che è nettamente superiore alla media del disco – ‘At the Door’, dove elettronica e suoni che guardano al passato si fondono in modo perfetto, dando vita a uno dei pezzi più interessanti di ‘The New Abnormal’.

La genesi di questo album parte da lontano: è datata addirittura 2016 e faceva seguito alla pubblicazione dell’ep della band, ‘Future, Present, Past’. Il chitarrista Nick Valensi ha più volte ribadito in questo lasso di tempo il concetto che l’album procedeva, lentamente ma con sicurezza, verso la meta della pubblicazione.

A rivelare che sarebbe stato Rick Rubin a produrre il nuovo lavoro degli Strokes, invece, ci ha pensato il padre del chitarrista Albert Hammond Jr., probabilmente commettendo una gaffe, visto che il figlio chitarrista si è subito catapultato su Twitter per dire che la band stava solo presentando delle idee a Rubin che, se lui le avesse trovate interessanti, avrebbero registrato ai suo Shangri-La Studios a Malibu in California. Così, poi, è effettivamente stato, mentre altre registrazioni sono state effettuate allo Studio City Sound e in altri studi.

E’ stato solo a maggio dello scorso anno che gli Strokes hanno eseguito dal vivo una nuova canzone ‘The Adults Are Talking’ al Wiltern Theatre di Los Angeles: questo è stato il primo concerto di quello che sarebbe dovuto essere il loro ‘global comeback tour, ma che, in realtà, è stato fortemente ridimensionato a causa di difficoltà tecniche che vanno da problemi di suono, ad alluvioni fino alla cancellazione di interi festival.

Un esordio, quindi, non facile per questo album, che comunque segna il ritorno sulle scene di una delle band più importanti dello scorso decennio. In tutto si tratta di nove brani, per 45 minuti di musica. Non tutti eccelsi, ma nel complesso si tratta di un disco che si fa ascoltare e che non delude (troppo) i fan della band.

Due parole le merita anche la cover di quest’album: si tratta, infatti, di un’opera di Jean-Michel Basquiat, intitolata ‘Bird on Money’, che l’artista americano realizzò nel 1981 e che dà, con i suoi colori e le sue immagini, ancora più senso ai suoni – vari e colorati – che si trovano nelle nove tracce dell’album.

La copertina di ‘The New Abnormal’

TRACKLIST

  1. The Adults Are Talkingascolta il brano
  2. Selflessascolta il brano
  3. Brooklyn Bridge To Chorusascolta il brano
  4. Bad Decisionsascolta il brano
  5. Eternal Summerascolta il brano
  6. At the Doorascolta il brano
  7. Why Are Sundays So Depressingascolta il brano
  8. Not the Same Anymoreascolta il brano
  9. Ode to the Metsascolta il brano

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