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‘Infernum’: Claver Gold e Murubutu annunciano un disco insieme

E’ arrivato un po’ come un fulmine a ciel sereno l’enigmatico annuncio di ‘Infernum’, album che vedrà insieme Murubutu e Claver Gold e che non ha mancato di suscitare curiosità, supposizioni e, ovviamente, entusiasmo.

Abbiamo cercato di unire i puntini, un po’ come il famoso gioco della ‘Settimana Enigmistica’ per mettere insieme gli indizi e immaginare cosa ci possiamo aspettare da un lavoro che mette insieme due degli autori in assoluto più interessanti del panorama musicale italiano.

Partiamo dalle certezze: la presentazione ufficiale sarà il 16 aprile all’Alcatraz di Milano: una data sicuramente da segnarsi sul calendario, ma che non aggiunge molti dettagli, se non andando a fare delle ricerche un po’ più approfondite. E ne parliamo poi.

Intanto, ricostruendo la linea temporale, martedì Claver Gold ha pubblicato un dipinto che mostra Dante e Virgilio, con la scritta ‘Pronti per la catabasi?’.
Un viaggio agli Inferi? Beh, in effetti è una meta inusuale, ma sicuramente interessante. L’immagine viene immediatamente – diciamo contemporaneamente – pubblicata anche da Murubutu, il quale, però, non aggiunge altro. Mentre sul suo profilo Facebook, Claver Gold cita proprio un testo di Murubutu, a commento del dipinto: «Se prima ero immerso nel mondo, ora disperso nella terra del fuoco».

Il giorno successivo, mercoledì, arriva la pubblicazione della copertina dell’album di cui si scopre il titolo, ‘Infernum’ da parte dei due artisti e l’annuncio della presentazione ufficiale.

A questo punto è chiaro il riferimento a Dante Alighieri e al suo viaggio attraverso i gironi dell’Inferno, assieme a Virgilio (la ‘catabasi’, appunto).

Da qua in poi, però, nessun altro indizio.

O meglio, bisogna cercare un po’ per trovare conferme a quella che è una supposizione.

Innanzi tutto, cercando in rete, si trova che la data di uscita del disco è fissata per il 25 marzo.

Mettendo in fila le date, troviamo un po’ di fatti interessanti.

Iniziamo dal 2020 che è il 750esimo anniversario della nascita del Sommo Poeta, che viene celebrato – come annunciato qualche settimana fa dal Mibact – con l’istituzione del ‘Dantedì’, fissato, ma guarda un po’, il 25 marzo. Non una data a caso, ma il giorno in cui – secondo gli studiosi – ha inizio il viaggio di Dante negli Inferi.

E il 16 aprile? E’ una data a casaccio?

Ma nemmeno per idea! Dante venne condannato a morte per motivi politici a Firenze e, per questa ragione, fu costretto ad andare in esilio. Una condanna a morte che non è mai stata cancellata. Non almeno fino al 1966, quando, ad Arezzo, nella basilica di San Francesco, il 16 aprile venne celebrato il processo che, di fatto, annullò la sentenza capitale.

Insomma, se tre indizi fanno una prova (e noi ne abbiamo perfino 4: il nome dell’album, il dipinto di Dante e Virgilio e le due date), possiamo dire che l’album più atteso di questi mesi parla dell’Inferno dantesco. Come? Ecco questo è tutto un altro discorso ed è difficile immaginare che tipo di approccio abbia portato i due artisti ad affrontare il viaggio dantesco.

Sicuramente, in queste settimane che ci dividono ancora dall’uscita del disco, qualcos’altro trapelerà. Intanto, però, ci accontentiamo di aver collegato qualche puntino e aver delineato una – seppur vaga – sagoma di questo lavoro, chiedendosi se Claver Gold e Murubutu non abbiano trovato la porta attraverso la quale si va ne ‘la città dolente‘, ‘l’etterno dolore‘ e ‘la perduta gente‘.

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