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Limarra debutta da solista con ‘Riconoscersi’, album dalle mille sfumature

«Sentirmi inadeguato mi ha cambiato la vita. Schiacciato dal peso dei ricordi e delle certezze, ho sentito il bisogno di ritrovare me stesso, di riconoscermi in qualcosa di estremamente nuovo, ma, al tempo stesso, familiare»: Piero Pizzo, in arte Limarra che, in siciliano antico, significa ‘fango’, descrive così il suo album di esordio da solista, ‘Riconoscersi’, anticipato dai singoli ‘Ribelle’ e dalla title track.

Un album che si rifà al cantautorato classico, che presenta suoni molto curati e testi altrettanto curati e che ha avuto un lungo cammino prima di essere dato alle stampe: ben due anni di lavoro con Cesare ‘Mac’ Petricich (storico membro dei Negrita). Insieme, i due musicisti hanno dato vita a otto brani che raccontano otto storie diverse, tutte legate da un unico filo conduttore: la rivalsa dei vinti.

«Avevo perso l’amore per le cose – prosegue Limarra –, le abitudini erano diventate i miei obiettivi e le novità soltanto scomode paure. La vita è strana: prima hai tutto e non fai tesoro di niente. Poi, invece, sparisci tra le ombre delle tue paranoie e i tuoi confini si mescolano con l’indifinetezza. E, allora, scrivi, pagine su pagine, finché tra le sue parole appare il tuo riflesso, grigio e sbiadito, curvo e solitario».

Temi non facili, affrontati con grande sensibilità in un lavoro che si pone l’obiettivo di dare voce a chi non ce l’ha. Brani che parlano di vita quotidiana e dei piccoli fatti che la caratterizzano, ma, al tempo stesso, rappresentano anche le più intime paure di Limarra, ma anche – e forse soprattutto – la sua rinascita, in un album fatto a quattro mani e registrato ad Arezzo nello studio di Cesare, in cui ci si è concentrati in moto parallelo sia sui testi, sia sugli arrangiamenti che, con il tempo, hanno acquisito sempre più valore e carattere.

«Il tempo è passato in fretta – dice ancora l’autore – e non me ne sono nemmeno accorto, ma non è mai tardi per resistere. Provo ad attravesare il sentiero e comincio a respirare. La musica allora diventa la strada che porta alle risposte che cerco. La voce si fa più forte e corre veloce sopra il vento».

Un disco piacevole da ascoltare e un modo di avvicinare questo artista, che ha curato molto anche l’aspetto visivo dell’opera, grazie alle illustrazioni di Adelaide Fiorilla (aka Mistinguett), che ha centrato il ‘colore’ delle emozioni veicolate attraverso la musica di Limarra, sempre caratterizzata da una forte molteplicità di sfumature.

Classe ’86, Piero Pizzo, in arte Limarra, cresce in una terra fatta di melodie bandistiche e ritmi mediterranei, dove le giornate sembrano essere ancora scandite dai rintocchi delle campane di paese.
Voce, chitarra e polmone della camaleontica formazione siciliana Baciamolemani, band nata in seno alla tradizione isolana ed evolutasi fino ad abbracciare sonorità tipiche della World Music, produce e incide con questa 3 lavori discografici, Ballacazziz (2007), L’Albero delle Seppie (Kasba Music, 2012) e CardioTonic (La Corriera Produzioni, 2017), passando dallo ska misto a tarantelle incalzanti del primo, alle rullate tipiche della rumba catalana del secondo, fino a suoni più elettronici dell’ultimo.
Dopo aver conquistato la Sicilia macinando chilometri su chilometri da Palermo a Catania, da Ragusa a Messina, e aver accompagnato attraverso lo Stivale diverse storiche formazioni italiane (tra tutte Africa Unite e Roy Paci e Aretuska in occasioni come Giovinazzo Rock, 2008, e Musica per Emergency, 2017), intraprende il percorso oltre confine collezionando dal 2011 al 2016 più di 100 concerti in 5 diversi paesi europei (Spagna, Italia, Francia, Olanda e Belgio), dove spiccano le esibizioni sul palcoscenico siciliano del OneDay a Catania (oggi uno dei più importanti festival nel panorama nazionale), della leggendaria Sala Paradiso di Amsterdam (2015), dello Zwarte Cross (la più grande manifestazione musicale a pagamento dei Paesi Bassi) e di Passione Italia (kermesse madrilena indetta dalla Camera Commercio Italiana in Spagna).
In “solitaria”, voce e chitarra, interpreta un repertorio che si rifà al canzoniere della musica cantautoriale italiana, solcando molti tra i palcoscenici più disparati della penisola. Spesso coinvolto in manifestazioni di carattere sociale giunge inoltre ad esibirsi, nell’autunno del 2020, sulla Ocean Viking (SOS Mediterranee), imbarcazione impegnata nel Mar Mediterraneo nelle operazioni di salvataggio di vite umane.
Sulla scia dell’attivismo, parallelamente alla musica, fonda nel dicembre dello stesso anno RagusAttiva (Non Profit che si occupa della tutela dell’ambiente) coinvolgendo centinaia di volontari nella riqualificazione del territorio.
Dopo 16 anni di musica, matura la voglia di sperimentare sé stesso sotto il profilo del cantautore, dedicandosi alla scrittura e alla composizione di brani di natura più personale, toccando le sfere più intime della sua evoluzione artistica e sperimentando sonorità d’oltreoceano. Grazie alla stretta collaborazione con Cesare “Mac” Petricich, storico chitarrista della band aretina “Negrita”, che ha curato la produzione artistica del progetto, dà vita a otto brani che oltrepassano i limiti temporali delle mode del momento, affrontando tematiche socio-culturali che caratterizzano la società moderna per come la conosciamo. Dare voce a chi subisce ingiustizie attraverso suoni e parole è il leitmotiv del disco, invitare chi ascolta a rivedersi in ciò che percepisce è la missione.

TRACKLIST

1)  Riconoscersi
2)  Ribelle
3)  La resa
4)  Il nemico
5)  Diventare odio
6)  Questa terra è mia
7)  Viola
8)  L’epilogo

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