Il nono pezzo che si aggiunge alla tracklist di i/o di Peter Gabriel si intitola ‘Love Can Heal’ ed esce in corrispondenza della seconda luna piena di agosto, la cosiddetta ‘Luna Blu’.
Scritto e prodotto da Peter Gabriel, ‘Love Can Heal’ viene definito dallo stesso artista inglese come «un pezzo sognante ed esperienziale», che si avvale di alcune immagini astratte che bene si addicono a quel «tappeto sonoro – come lui stesso definisce il brano – un arazzo in cui le cose sono intrecciate insieme, ma non necessariamente dovrebbero risaltare. Semplicemente fanno parte del tutto».
Il brano è stato scritto nel 2016 ed è stato eseguito a metà del tour che lo ha visto protagonista nelle maggiori città europee ed americane: «L’ho dedicato a Jo Cox – dice Gabriel – la parlamentare britannica brutalmente assassinata da un estremista: penso che la canzone si adatti perfettamente ai temi dell’album, nel senso che ‘i/o’ riguarda il sentimento e l’essere connessi a tutto: in un certo senso la prossima evoluzione dell’essere connessi alle cose è un sentimento di amore per tutto».
Temi che non sono nuovi per Gabriel e che, in qualche modo, troviamo già nella – mai finita – storia di Mozo e, in particolare, nel brano iconico ‘Here Comes The Flood’.
«Sembra banale dire che ‘l’amore può guarire’ – afferma Gabriel – ma credo davvero chesia un elemento fondamentale e che quando le persone sentono l’interazione, il calore, la donazione, parti di qualcosa di vivo e non isolato, è possibile fare molto di più per gli altri». Gabriel afferma che la musica inizia con una sequenza meditativa ripetuta: «l’essenza di tuti questi suoni è cercare di creare una tavolozza sensuale. Con il lavoro che Hans-Martin Buff ha svolto anche sul mix dai toni avvolgenti, credo sia abbia la sensazione di essere toccati in molti punti creando un luogo dove semplicemente addormentarsi, grazie anche alla calda e morbida coperta vocale che ti circonda (creata dalle voci della figlia Melanie e da Ríoghnach Connolly, ndr). Questo era il mio obiettivo».
‘Love Can Heal’ è stata eseguita durante il tour di ‘i/o’, ma questa non era la prima volta che si sentiva dal vivo, poiché Gabriel l’aveva presentata live durante il tour fatto con Sting, ‘Rock, Paper, Scissor’ nel 2016.
L’opera che accompagna questo brano è di Antony Micallef e si tratta di un piccolo dipinto di come l’artista vede l’amore: «Micallef – dice Gabriel – è un pittore straordinario: avevo visto alcuni dei suoi ritratti e sono ricoperti da spessi strati di pittura. Per me c’erano riferimenti ad Auerback e Bacon, molto potenti, tanto che me ne sono innamorato». In realtà quei dipinti, in un certo senso, sono definiti da Peter Gabriel come ‘più brutali’, rispetto a quello che illustra il brano appena uscito: «Questo – dice – è così tenero e penso che Antony riesca a catturare gran parte di quella tenerezza intima attorno all’amore che è molto difficile mettere in foto».
LYRICS
LOVE CAN HEAL
Whatever mess you found yourself within
Regardless how you got there
When the edifice has slipped away and died
Left you standing there defenseless
Love can heal
Love can heal
Love can heal
Love can heal
There’s something moving out of you
Your body and your skin
Like mist comes from the water
You can sense it when the cold has clenched its claws
And alone you face what’s coming
For a moment
Raise my head
I can breathe the air
Out in the sunlight
In all the colours
Set against a bed of green
A bed of green
Love can heal
Love can heal
Love can heal
Love can heal
Love can heal
Love can heal
Give in to love
Give in to love
Give in to love