E’ un disco surreale, quello proposto da Ubba Bond, un duo che, eventualmente, si trasforma in un collettivo e formato da Guglielmo Ubaldi e Andrea Bondi che hanno appena pubblicato ‘Mangiasabbia’.
Attivi dal 2011, Ubba Bond nasce come un duo ‘modulare’, come loro stessi si definiscono, cioè aperto alla collaborazione con altri artisti. E’ forse questa la principale peculiarità di questa band che non si pone confini e sperimenta sempre nuove esperienze musicali, grazie agli incroci che compie.
‘Mangiasabbia’, a oggi, è lo sforzo maggiore del duo, con ben 12 tracce che rappresentano il punto di arrivo di un viaggio in bilico tra i temi cari ai poeti, il nonsense e il cabaret futurista. Si parla di solitudine, di freddo, ma anche di affetti e della perdita, il tutto sempre con l’impronta di questo duo che è assolutamente spaesante, surreale e che si basa per lo più sui contrasti, siano essi lirici o sonori.
«Le parole – commentano gli autori – l’ironia, il surreale, la musica a volte potente, altre volte decisamente pop fanno in modo che tu stia ascoltando un disco profondamente malinconico, senza quasi accorgertene».
E, infatti, ascoltando ‘Mangiasabbia’ è proprio questa la sensazione che prevale: una leggerezza del tutto apparente, che vuole (e riesce) a nascondere contenuti molto più pesanti, attraverso il nonsense. Una scelta stilistica che paga, perché l’album si fa ascoltare su più livelli, cosa questa non così comune. Tutti i brani sono scritti, prodotti e arrangiati da Andrea Bondi e Guglielmo Ubaldi, fatta eccezione per ‘Su milioni di auto’ che è stato liberamente tratto da un racconto di Max Guidetti.
Tracklist
- Solo per matti
- Bob
- Girasoli olandesi
- Sale
- Sushi
- Le correnti
- Filo interrotto
- Temporeale
- Su milioni di auto
- Sake
- Aprile
- Piove il mondo
