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Mauro Ermanno Giovanardi – La mia generazione

Uscirà il 22 settembre per Warner Music ‘La mia generazione‘, il nuovo lavoro di Mauro Ermanno Giovanardi, uno degli autori più raffinati della scena musicale italiana, che, fin dai tempi dei La Crus, ha sempre ‘riletto’ la musica italiana. E la mente corre al sempre splendido ‘Crocevia’.

Questa volta, Giovanardi, però, ha deciso di non cercare i capolavori del passato, che, con alterne fortune, sono divenuti dei classici, bensì ha guardato ‘vicino’ nel tempo, ossia la scena italiana degli Anni Novanta. In questo lavoro ci sono canzoni famosissime come ‘Aspettando il sole’ di Neffa o ‘Non è per sempre’ degli Afterhours, ma anche pezzi da riscoprire come ‘Baby Dull’ degli Üstmamò e un’autocitazione, la splendida ‘Nera Signora’ dei La Crus.

Ecco cosa dice di questo suo nuovo lavoro in una nota sul suo profilo FB.
«L’idea che mi girava in testa da un po’ di tempo, era quella di rileggere la scena musicale degli Anni ’90. Una stagione irripetibile in cui un gruppo di musicisti, me compreso, dopo aver vissuto e imitato certi modelli stranieri, perlopiù anglofoni, ha sentito che era arrivato il momento di parlare al pubblico nella nostra lingua. Che era necessario farsi capire. Scrivere in italiano ed essere credibili. Fu un momento importantissimo, una congiunzione astrale davvero unica. Cambiò tutto nel giro di pochi mesi. C’era la voglia di cercare un dialogo più forte con il pubblico e di affrancarsi da certi cliché. Le Major intuirono che valeva la pena investire in questo sottobosco musicale che era davvero maturato perché i nostri messaggi potevano arrivare a un pubblico più vasto e soprattutto pronto: tutto questo creò un effetto deflagrante. Da qualche centinaio di persone, in brevissimo tempo diventarono migliaia che cantavano insieme a noi le nostre paure e i nostri sogni. Un’esperienza pazzesca».

 

 

TRACKLIST

  1. Aspetttando il sole (Neffa e i Messaggeri della Dopa)
  2. Lieve (Marlene Kuntz)
  3. Huomini (Ritmo Tribale)
  4. Non è per sempre (Afterhours)
  5. Cose difficili (Casinò Royale)
  6. Baby Dull (Üstmamò)
  7. Forma e sostanza (C.S.I.)
  8. Lasciati (Subsonica)
  9. Cieli neri (Blu Vertigo)
  10. Corto Maltese (Mau Mau)
  11. Stelle buone (C. Donà)
  12. Nera signora (La Crus)
  13. Il primo Dio (Massimo Volume)

La foto della copertina è di Silvia Rotelli, mentre l’artwork è stato eseguito da Davide Falzone.

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