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In origine erano i Viet Cong e dettero alle stampe un disco di grande interesse nel 2015. Quel nome, però, ha causato non pochi problemi alla band canadese, tanto da farli fermare un momento e farli riflettere sull’opportunità o meno di cambiare nome. E la decisione è stata presa: nascono così i Preoccupation che hanno dato alle stampe un nuovo disco, appena pubblicato che porta il loro stesso nome.
Ma se il nome è cambiato, non sono cambiati i riferimenti della band, i temi trattati e la potenza della musica. In questo album, infatti, si trovano echi di band come i Bauhaus, i Joy Division o i Cure. Influenze forti, che guardano al passato pur proiettando quel tipo particolare di musica direttamente nel Terzo Millennio.
I temi trattati, invece, sono molto personali, quasi si trattasse di una sorta di terapia di gruppo da quanto sia introspettiva, spostando il riflettore dalla distruzione – che si trovava nell’album dei Viet Cong – alle relazioni affettive che sono centrali in questo lavoro. E gli ingredienti dei Viet Cong restano quindi intatti, dando alle stampe un disco che in tutto e per tutto segue quello passato, scrivendo un secondo capitolo di quella che sembra essere una storia sicuramente molto interessante.
TRACKLIST
- Anxiety
- Monotony
- Zodiac
- Memory
- Degraded
- Sense
- Forbidden
- Stimulation
- Fever