Descrizione
La prima volta che il mondo ha sentito parlare di Bruce Springsteen è stato nel 1975, con l’uscita di “Born To Run”. Dopo le scarse vendite dei primi due album, la Columbia CBS, stava per metterlo alla porta e solo l’ articolo del giornalista Jon Landau (“Ho visto il futuro del Rock and Roll”) aveva convinto l’etichetta a concedere un’ ultima possibilità a Bruce e ai suoi compagni della E Street Band.
Ventisei anni, senza una lira in tasca ma con 8 canzoni da registrare e con una band che lo considerava The Boss. L’incrocio era di quelli definitivi, un salto nel buio: l’incoronazione o la rovina.
Jon Landau ci aveva visto giusto e la scommessa fu vinta, “Born To Run” lanciò Springsteen definitivamente in orbita.
La foto in bianco e nero della copertina immortala la doppia natura di “Born To Run”, il rock and roll bianco e la musica nera, con Bruce sorridente appoggiato alla grande schiena di “Big Man” Clarence Clemons.
La E Street Band suona potente e precisa, il sax riempie il silenzio della notte. Un disco che prende il cuore e lo fa correre libero.
Le prime note di piano di “Thunder Road” danno corpo al sogno, sospeso tra la nostalgia e la speranza: -La porta sbatte e il vestito di Mary si alza come una visione, mentre lei danza sotto la veranda-. Il viaggio è iniziato e non finirà mai.
“Thunder Road” è la più scontata e al tempo stesso universale delle storie. C’è una casa all’imbrunire, c’è una macchina e due ragazzi pronti a fuggire per rifarsi una vita. Non esiste finzione là fuori, ma solo la strada da esplorare.
“Born To Run” è un disco che ci consegna otto racconti formidabili contrassegnati da un sound grandioso. “Backstreets”, “10th Avenue Freeze Out”, “Jungleland”, “She’s the One”, sono canzoni che raccontano una notte vissuta intensamente. Scontri tra bande e drammi di amore avvolti tra il sogno e la realtà, tra le ferite e la morte, ancora una volta tra le strade di New York. Una perfetta colonna sonora per un ipotetico film di Martin Scorsese.
Siamo alla metà degli anni ’70, il sogno americano si sta sfaldando, la guerra del Vietnam è appena terminata, con la sconfitta e la chiara consapevolezza della sua inutilità e brutalità.
L’America è stordita. Non c’è più un posto dove andare, nessun posto dove nascondersi. C’è forse solo uno spiraglio di luce dall’altra parte della città, lontano da qui. Un giorno forse ci arriveremo, riusciremo a rompere questa trappola mortale, ma fino ad allora… baby we were born to run…
Grande rock and roll. Un disco gigantesco, un disco eterno. (a cura di Carlo Puddu)
Lato A
Thunder Road – 4:50
Tenth Avenue Freeze-Out – 3:11
Night – 3:01
Backstreets – 6:29
Lato B
Born to Run – 4:30
She’s the One – 4:30
Meeting Across the River – 3:16
Jungleland – 9:33
Etichetta: Columbia/Legacy (1975)
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