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“Rebel”: il disco d’esordio di Naska è il manifesto del punk che ha deciso di maturare

Rebel” è il nuovo disco di Naska, fuori per Thamsanqa e distribuito da The Orchard. Classe ’97, animo punk, Naska arriva alla pubblicazione del suo primo disco ufficiale dopo un lungo percorso, che dalla provincia marchigiana l’ha visto sbarcare nella Milano dell’industria musicale. Cresciuto con il punk rock americano dall’irrefrenabile energia adolescenziale, in “Rebel” Naska mette a fuoco tutte le sue influenze e ispirazioni stilistiche, e lo fa a modo suo, immergendo la sua vita e le sue storie nella musica.

Anticipato dal successo dei singoli “Mamma non mi parla”, “Spezzami il cuore” e “Punkabbestia”, “Rebel” è il culmine del processo di maturazione di Naska, personale e artistico; una rinnovata maturità che, però, come candidamente ribadito dall’artista stesso nel disco, si concede spesso e volentieri delle licenze da vero punkabbestia. È un disco maturo, nella misura in cui il suo autore è maturo 5 giorni su 7: senza gli eccessi dei due giorni restanti, non sarebbe sé stesso. Tutto ciò si riflette nel disco e nella sua tracklist: se “Punkabbestia” e “Mamma non mi parla” rappresentano infatti questo lato più fuori controllo ed estremo, brani come “Polly”, “Lontana da me” mettono in vetrina la sensibilità di Naska. Il culmine viene raggiunto con la title track “Rebel”, non a caso outro del disco, che racchiude tutti i contrasti e i paradossi del disco. La traccia, come tutto l’album, è di fatto un omaggio alla sorella di Naska che da sempre, come lo stesso Diego, stesso, è una ribelle e che da poco, a solo 21 anni, ha dato alla luce una figlia, Rebel.

Prodotto interamente da Renzo Stone e Andrea Bonomo, ad eccezione dei tre singoli editi firmati da Danien, “Rebel” è arricchito dalle batterie di Federico Ascari. La scrittura di Naska, soprattutto nella presenza di punchline ad effetto, ha un liricismo meno consono al mood e più presente in generi come il rap, ma il sound del disco è un completo omaggio al punk rock di fine 90/inizio 2000: Sum41 e blink182 sono le influenze più dirette, ma anche i Pixies, i Nirvana e il rock classico hanno modellato i gusti di Naska.

“Rebel” è il manifesto del punk del nuovo millennio, che non disdegna le possibilità del pop, ma che non dimentica da dove arriva. Un manifesto dalle due facce, che rappresentano al meglio la musica e l’identità di Naska.

Ad accompagnare l’uscita del disco, in collaborazione con The Nemesis, nasce il metaverso virtuale interamente dedicato a “Rebel” e al progetto di Naska. Uno spazio costruito per una nuova formula d’intrattenimento, dai concerti virtuali alle interazione dirette con i fan, passando per challenge ufficiali, la possibilità di avere accesso a contenuti esclusivi e molto altro ancora. In allegato, una nota stampa che approfondisce l’esperienza del metaverso legata a The Nemesis, Naska e “Rebel”

Naska nome d’arte di Diego Caterbetti, nasce nel 1997 a Civitanova Marche. Finito il liceo si trasferisce a Milano, per concentrarsi sul suo percorso musicale. Cresciuto con la scena punk/rock di blink 182 e Sum 41, in seguito si appassiona alla scena emo trap americana rappresentata da Lil Peep: influenze che trovano ampio spazio nella sua musica e che gli consentono di dare al suo progetto un sound al momento unico in Italia. Nel 2020 pubblica il suo primo EP “ALO/VE”, per Sony Music. Il primo singolo estratto è “Dormi”,  manifesto della gelosia, dell’insicurezza e della fiducia nelle relazioni dei ragazzi di oggi. Pubblica di seguito “Tu che ne sai”, “California”, “Mamma non mi parla” e “Spezzami il cuore”,  singoli che precedono il suo prossimo progetto discografico. Oltre alla musica, nel 2019 apre il suo canale Twitch e inizia il suo percorso parallelo da streamer, raggiungendo un fidelizzato pubblico che lo segue nelle trasmissioni quotidiane. “Rebel” è il suo disco d’esordio ufficiale.

INFO:
www.instagram.com/diegonaska
www.instagram.com/thamsanqa___

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