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“Recìto” l’esordio discografico di Kihm

“Recìto”, è uscito su etichetta Alter Erebus, è l’album d’esordio di KIHM composto da 8 tracce di musica elettronica cantate in italiano.
Il titolo è un neologismo creato dallo scrittore Vincenzo “Fuorviante” Furfaro: racchiude il significato di recita e di rito, due azioni che l’essere umano tende a compiere spesso in modo correlato.

Recita intesa come comportamento per affrontare la vita di tutti i giorni, per evitare spiacevoli inconvenienti, integrarsi nel mondo di oggi. Rito, quasi inteso come abitudine, azione scaramantica, per acquisire sicurezza nell’affrontare il quotidiano. Anticipato dai singoli “Quello che so” e “China-Man” con “Recìto” KIHM punta a reintrodurre il connubio tra suoni elettronici e suoni acustici, concentrandosi ulteriormente sulla forma canzone e approcciando con questi ad un concetto più limato di musica commerciale.

Alessio Calivi, musicista polistrumentista, autore e cantante originario di Taurianova (RC), ha all’attivo due dischi da solista: l’autoprodotto “Forme e stati”, in cui suona tutti gli strumenti, e “Sirene vetri urla e paperelle” (ManitaLab), il cui tour l’ha visto aprire i live di Verdena, Soft Moon e Stuart Braithwaite dei Mogwai.
Con il suo nuovo progetto, a cui ha dato il nome, “Kim Ree Heena” Alessio Calivi cambia del tutto registro spostando la sua attenzione sulla sperimentazione e le sonorità esclusivamente elettroniche.
Il nuovo corso del musicista, iniziato con una lunga serie di live, mette insieme musica elettronica ed immagini ed usa esclusivamente suoni digitali. È possibile trovarvi dentro ‒ attraverso suoni e visual ‒ una riflessione sulla rivoluzione tecnologica e comunicativa degli ultimi anni e sulla diffusione capillare del digitale. Cambiamenti che hanno investito ogni modalità di composizione e fruizione della musica e delle immagini. Diversi temi, alcuni cantati, altri strumentali; suoni elettronici a braccetto con suoni industriali; senza però mai abbandonare la classica “forma canzone”. Il tutto accompagnato dalla proiezione di visual realizzati appositamente dagli artisti Noil Klune e Salvatore Insana, immagini astratte e distopiche che seguono i ritmi e le sperimentazioni della musica, per un progetto votato alla ricerca sonora.
Kim il 20 novembre 2017 si è esibito all’interno del prestigioso programma della Milano Music Week. In un solo anno di vita ha già realizzato poco meno di 40 concerti in giro per l’Italia. Quello che doveva essere un piccolo tour di rodaggio per i brani del primo disco a firma Kim è invece diventato un lungo e fortunato tour, realizzando aperture importanti a Omar Pedrini (Timoria) e al reading “Quattro Quartetti” di Emidio Clementi (Massimo Volume) e Corrado Nuccini (Giardini di Mirò). Ai live completi si sono aggiunte anche una serie di fortunate performance e numerose e proficue collaborazioni, come quelle realizzate con il Maestro Paolo Vivaldi. Vivaldi ha deciso di avvalersi in più occasioni della musica di Kim, instaurando una collaborazione diventata sempre più stabile, grazie anche alla presenza di Vivaldi quale ospite d’onore in uno dei brani del disco. Nel 2021 il progetto Kim Ree Heena si trasforma in KIHM. Sempre nell’estate del 2021 esce “Travel to Mars”, primo disco di colonne sonore interamente realizzato da Alessio Calivi e Paolo Vivaldi prodotto da Simone Sciumbata pe la Telecinesound di Roma. Disco inserito nel catalogo dell’ APM di Los Angeles.

TRACKLIST

01. China – Man
02. Sogno a metà
03. Quello che sò
04. Il nulla cosmico
05. Non è ancora abbastanza
06. La migliore tra le peggiori
07. L’altare
08. Le troppe attenzioni

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