Shannon Wright è un chiaro esempio di questa cosa scioccante e inquietante che si chiama spontaneità. In quindici anni questa ragazza, timida ed emotiva, è diventata una delle più famose artiste indie rock, sempre osannata dalla stampa che ha finalmente smesso di paragonarla sempre a PJ Harvey e Björk. La sua forte personalità, il rifiuto di ogni cosa alla moda e l’integrità l’hanno resa lontana da ogni luogo comune.
Sin dal suo eccellente esordio, “Flight Safety” (1999), ha realizzato una serie di ottimi album come “Over the Sun” (2004), “Yann Tiersen & Shannon Wright” (2004), “Let in the Light” (2007), “In Film Sound” (2013), solo per citarne alcuni. Ognuno di questi album contiene tipi di canzoni diverse e sempre senza compromessi. Riesce a passare da suoni tenebrosi e violenti a morbide e intime melodie pop, creando sempre un ambiente stimolante e non convenzionale, esaltato in un paio di occasioni dalle produzioni scarne e minimali di Steve Albini.
Questo suo nuovo album, “Division”, è stato pazientemente realizzato in Europa grazie anche all’aiuto dell’acclamata pianista contemporanea, Katia Labèque – grande fan di Shannon – che ha invitato la cantautrice americana nel suo studio a Roma. In quell’occasione, Shannon Wright, ha scritto tre canzoni in un paio di giorni, ispirata dall’atmosfera che si respirava contornata da bellissimi strumenti e spinta da uno stato d’animo generale che le ha acceso la mente e il cuore.
Successivi mesi di intenso lavoro tra Roma, Parigi e Atlanta, con l’aiuto del produttore francese David Chalmin, hanno dato vita a quei nuovi suoni che già erano nella mente di Shannon Wright. Sostenuta dalla sua passione e dell’amore per la musica, Shannon, ha scritto, composto e suonato la maggior parte dei brani, tra cui alcune parti di batteria, con quel talento straordinario che da sempre la contraddistingue.
TRACKLIST
- Division
- The Thirst
- Wayward
- Accidental
- Seemingly
- Soft Noise
- Iodine
- Lighthouse (Drag Us In)
Un album davvero intenso. Grazie per il consiglio!