Si intitola ‘Breathe’ ed è un vero e proprio ‘respiro’ quello che ci propone Devid Winter nel suo secondo lavoro da solista che l’artista lucchese dedica alla figlia Emily e che sarà presentato in uno showcase in programma allo Sky Stone & Songs l’11 giugno a partire dalle 17:30.
Un disco molto intimo, come sottolineato anche dalla produzione acustica del lavoro, nel quale l’artista lucchese si mette a nudo, proponendo all’ascoltatore delle riflessioni molto intime, ma nelle quali ognuno di noi si può rivedere.
L’album segue ‘Be Yourself’ del 2017 e ha visto un lavoro lungo cinque anni per arrivare alla sua versione definitiva. Nel mezzo, una pandemia, l’inizio di una guerra della quale non si vede la fine e la vita di ognuno che scorre. Un esterno pesante, per un disco lieve con un respiro che si fa ascoltare e fa pensare, senza perdere quella profondità che caratterizza la scrittura di Devid Winter. Anticipato da ‘Try’, è composto da 8 tracce, tra le quali appare anche una cover dei Weezeer, ‘No One Else’. «Nelle diverse canzoni – spiega Winter -, infatti, «si passa dalla descrizione della malinconia e della confusione emotiva causata da ciò che è successo nel mondo in questi ultimi 3 anni, dalla pandemia alla guerra, in pezzi come ‘Incomplete’ o ‘Confused’, fino alla speranza di una rinascita alla vita per noi e, soprattutto, per le prossime generazioni in pezzi quali ‘Try’, ‘Lightness’ o ‘Soul’».
«Dopo il mio primo album elettrico, distorto, urlato ed emotivamente rabbioso, sentivo il bisogno di scrivere e pubblicare un lavoro più intimo, pacato e riflessivo», dice Devid Winter parlando di ‘Breathe’, raccontando come sia nata l’idea di un album interamente acustico e la decisione di lasciare da parte quella chitarra elettrica che lo ha spesso accompagnato. «I testi – afferma – sono introspettivi e molto personali. E’ un album dedicato a mia figlia Emily a cui vorrei trasmettere un messaggio di forza e speranza nell’affrontare la vita, in un mondo, purtroppo, sempre più difficile e duro». Ed Emily è anche l’autrice della copertina: si tratta infatti di «un disegno a tempera che Emily ha fatto quando aveva 4 anni: un cielo azzurro bellissimo, senza nemmeno una nuvola», che si adatta benissimo al titolo ‘Breathe’ (respira) e che rafforza il messaggio di speranza».
Musicalmente parlando «In quest’album – dice –, per la prima volta, ho registrato io stesso anche la batteria (eccetto in ‘Incomplete’, dove la suona Alessandro Matteucci), oltre a tutti gli strumenti (basso, chitarre e tastiere), proprio perché volevo che fosse un disco ancora più personale e intmo: un’espressione della mia anima, insomma».
Un album veramente da ascoltare❤️❤️❤️