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Sotto i riflettori – I suggerimenti dello Sky Stone di questa settimana

Pochi ma buoni. Questo potrebbe essere il ‘mood’ della settimana per quanto riguarda le segnalazioni musicali dello Sky Stone & Songs. Mentre ci si addentra sempre di più nella stagione estiva e le uscite si fanno sempre più rarefatte, ecco qualche chicca che René vuole segnalare.


La prima uscita che vogliamo segnalare è quella dei Porcupine Tree che tornano dopo oltre 10 anni con Closure/Continuation, una delle uscite più attese dell’anno. La band di Steven Wilson ripropone il sound che l’ha resa celebre e riconoscibile e che si muove tra i Pink Floyd e i King Crimson, fino ai Tool o gli Opeth, passando per suoni elettronici alla Neu! o Japan. L’album, oltre che in cd, è disponibile anche in vinile nero, vinile bianco e in un confanetto special edition


Un ritorno sul mercato per un album che compie 40 anni: si tratta di Pagan Lovesongs dei Virgin Prunes. Originariamente uscito nel 1982, torna oggi disponibile in vinile trasparente da 140gr, in una limited edition dedicata a tutti quelli che hanno amato e amano questa band. Nuovo anche l’artwork, realizzato da Gavin Friday, mentre i testi sono scritti a mano su un inserto posto all’interno del disco. Questa versione è stata completamente rimasterizzata in digitale.


A otto anni dall’ultima apparizione discografica, torna Paolo Nutini con il suo nuovo album ‘Last Night In The Bittersweet’. Si tratta del quarto lavoro in studio per il cantautore ed è un’epopea di 70 minuti che spazia su moltissimi stili musicali. SI potrebbe dire che va dai Can a Iggy Pop (del periodo berlinese), passando per John Denver, senza dimenticare un ritornello ‘alla Gabbani’. Insomma, di tutto di più in questo lavoro di Nutini


Quarto album del nuovo ciclo intrapreso dai The Dream Syndacate, iniziato nel 2017. Adesso, con questo ‘Ultraviolet Hymns and True Confes’, siamo di fronte a un lavoro con il titolo sicuramente criptico e musicalmente influenzato dai sempre presenti Velvet Underground, come come dal glam rock inglese e dal prog tedesco. L’album presenta un’ossatura decisamente krautrock, molto più che nel passato, ma non rinuncia comunque alla tipica melodia psichedelica che li ha sempre contraddistinti.

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