Gli Hey Colossus sono riusciti a realizzare una spettacolare metamorfosi negli ultimi tre anni: prima erano famosi per i loro assalti noiserock che, in qualche modo, li limitavano. Successivamente, però, è arrivata la svolta e la doppia uscita di ‘In Black And Gold’ e ‘Radio Static High’ ha dimostrato non solo come fossero una band che dava dei punti alle altre formazioni musicali contemporanee, ma anche di poter arrivare a un suono di atmosfera che passa agilmente dal groove degli Amphetamine Reptile, ai toni drammatici dei Bad Seeds, passando per le dinamiche dub e le ripetizioni del krautorock, in un insieme coerente che trascende la somma delle singole parti, divenendo stile e finezza stilistica.
I cambiamenti possono portare a un’evoluzione e così è stato per gli Hey Colossus, come dimostra ‘The Guillotine’ – in uscita il 2 giugno – dove non perdono nemmeno un grammo di quel carisma che li aveva portati al successo nel passato. Più scuro e meditabondo rispetto agli ultimi due lavori, è anche forse il disco più melodico che la band abbia dato alle stampe, anche grazie alla presenza di tre chitarre nella line-up che mai hanno suonato in modo così fluido come in queste 8 tracce.
Il risultato finale – catturato in studio da Tim Cedar (Part Chimp) e Ben Turner, è un disco la cui carica alchemica arriva da una rinascita delle forme di loud rock in forme fresche, mentre gli Hey Colossusl possono andare oltre e raggiungere vette ipnotiche vicine al krautrock.
«Per quanto riguarda i testi – dice Thompson – è uno dei più forti album che abbiamo mai fatto e non può non essere influenzato da quello che sta accadendo nel mondo. Di conseguenza, anche la parte vocale è decisamente più forte. Se i testi sono divenuti più a fuoco, anche la musica ha seguito lo stesso processo, così ho approfondito alcuni classici: ‘Repeater’ di Fugazi, ‘Rumors’ dei Fleetwood Mac, i dischi di This Heat e ‘Penis’ dei Crass».
Esploratori di un suono unico e che si invigorisce a ogni prova, si approcciano in un decennio in cui cliché e pessi di genere hanno spesso avvicinato la psichedelia, gli Hey Colossus stanno soli, trascendendo le limitazioni di una scena underground dalla quale provengono, ma che di fatto superano, prendendo ispirazione anche dal mainstream. questa nuova vita della band è adesso semplicemente una forza innovativa che reinventa il suono heavy e trova nuovi picchi con queste coinvolgenti canzoni. In sostanza, gli Hey Colossus qua sono al loro apice e nessuno riesce a resistere alla loro ghigliottina.
TRACKLIST
- Honest to God
- Back in the Room
- Calenture Boy
- Expert Tolls
- Potions
- Englishman
- In a Collision
- The Guillottine