The Root, è sempre stato un hip-hop intellettuale e confermano questa tendenza anche con l’album appena uscito: ‘…And Then You Shoot Your Cousin’, un disco adulto, per adulti.
Uscito per la Def Jam, l’ultimo lavoro dei Root dell’MC Black Thought e del batterista e produttore ?uestlove, rappresenta una sorta di concept album nel quale vengono raccontate storie di violenza, di degrado urbano e umano, visti attraverso gli occhi dei vari personaggi.
Dire che sia un disco facile è veramente fuori luogo: le atmosfere dark e cupe sono lo sfondo sul quale si muovono i personaggi delle storie raccontate da questo album.
Ottima l’esecuzione dei brani che guarda a tutta una tradizione soul e funky, con passaggi verso il trip-hop e il soul. I testi, perfetti per queste sonorità, sono intrisi di quel pessimismo che caratterizza tutto il lavoro: spesso sono crudi, cinici, a volte concedono qualcosa all’humor dalle tinte nere che più nere non si può.
Il limite? Certo, esiste. Ed è quella sensazione di chi sa che ha fatto un bel lavoro e si congratula con se stesso. Insomma, la modestia non rientra nei canoni dei Root.
Resta, comunque, il fatto che questo disco si distacca e supera l’hip-hop commerciale e conferma la strada che ?uestlove vuole percorrere, quella, cioè, di un genere musicale che possa rinnovarsi e non debba per forza guardare alle classifiche. Del resto è lui che sostiene che l’hip-hop è diventatno ‘un genere mainstream che ha perduto la spinta di espressione popolare e culturale degli esordi, facendo trionfare omologazione e chiché superficiali‘. E lui e i suoi Root se ne distaccano, facendo qualcosa che di mainstream non ha veramente niente.