Il 6 luglio 2002, la vedova di George Harrison, Olivia, mette in vendita la casa della coppia per 20 milioni di sterline, affermando di non poter sopportare il ricordo dell’aggressione che George subì nel 1999. Un’aggressione con somiglianze, ma fortunatamente sorte diversa rispetto a quella fatale toccata a John Lennon. Il trentaseienne Michael Abram, ex tossicodipendente con problemi psichiatrici, entrò nella sua casa in Inghilterra per ucciderlo, convinto che i Beatles fossero dei demoni. Abram riuscì ad accoltellare Harrison più volte, avvicinandosi anche al cuore. A fermarlo fu la moglie Olivia che lo colpi in testa con una lampada di ferro.
