Un’opera musical-letteraria, un connubio tra musiche originali, testi personali ed estratti da ‘Il primo Dio’ di Emanuel Carnevali: questo è in estrema sintesi il nuovo progetto ‘Notturno Americano’ di Emidio Clementi, fondatore e autore dei Massimo Volume, in collaborazione con Corrado Nuccini ed Emanuele Reverberi de I Giardini di Mirò.
Clementi ha sempre diviso la sua produzione artistica tra scrittura e musica, almeno da quando, agli inizi degli Anni Novanta, ha fondato i Massimo Volume (voce e basso), con i quali ha pubblicato otto album in studio, l’ultimo dei quali, ‘Aspettando i barbari’ nel 2013.
‘Notturno Americano’ è il primo album interamente ispirato a una lettura di quello scrittore che è divenuto una sorta di ater ego di Clementi, e cioè Emanuel Carnevali: molti, infatti, sono i punti di convergenza tra i due percorsi artistici e letterari: non è un caso che nel secondo album dei Massimo Volume, ‘Lungo i bordi’, del 1995, Clementi decida di registrare il pezzo ‘Il primo Dio’, in cui racconta la vicenda di Emanuel.
Successivamente pubblicherà ‘L’ultimo Dio’, un romanzo nel quale le biografie dei due autori si confrontano e confondono come in un gioco di specchi.
In questo lavoro si parla dell’America di Carnevali, la New York e la Chicago del 1917, dove Carnevali ha vissuto, lavorato e cercato una consacrazione letteraria. Osannato dall’avanguardia letteraria dell’epoca, da Ezra Pound a Sherwood Anderson, Carnevali è stato a tutti gli effetti uno scrittore in lingua inglese, ma, nonostante gli apprezzamenti e il valore letterario, è rimasto sconosciuto al grande pubblico. L’emigrazione, la miseria, il falso mito americano, il lavoro, la scrittura, la nostalgia nei confronti dell’Italia sono i temi centrali di ‘Notturno Americano’, che rappresenta un omaggio a un figlio dimenticato, sospeso tra due continenti e due culture.
