Pubblicato il Lascia un commento

A ottobre arriva il nuovo lavoro di William Fowler Collins, l’ipnotico ‘Field of Music’

Un sogno fluido che corre profondamente: ecco cos’è il nuovo album di William Fowler Collins, ‘Field of Music’, che uscirà il 19 ottobre per Sige.
Il compositore del New Mexico da sempre affine al minimalismo dark ha centrato, con questo lavoro, un ulteriore passo verso i suoni lenti del drone attraverso la chitarra e l’elettronica. Anzi, in ‘Field Music’ ha esteso la sua strategia di esercizi compositivi nel ritmo e in un diverso schieramento di indicazioni concettuali che mette nella sua opera, assieme a non direzioni assolutamente non definite e a volte perfino opposte.
L’idea di un ‘campo da campo’ (field music) può essere relazionato all’arcaico uso militare dei tamburi in battaglia, ai quali Collins ha associato i ritmi dei riti voodoo.
Collins ha anche proposto che ‘campo’ può essere definito come il se stesso fisico così come ‘disegnato’ dalle sue letture di sempre del Bhagavad Gita. Il ‘campo’ come fabbrica di tempo e spazio diviene anche una possibilità quando Collins, letteralmente connette quest’album con la storia della bomba atomica, così come rimanda anche la foto della copertina, che mostra il ranch dove fu assemblata la prima bomba atomica.
‘Field Music’ si basa su toni sostenuti che si muovono attraverso oscillazioni controllate come a voler attivare uno stato di trance nell’ascoltatore.
A parte ciò, Collins introduce dei loop creati con strumenti ipnotici e voci sovrumane in ‘Contact Is a Mother’, così come in altri brani che presentano poliritmi.
La sottile complessità di ‘Field Music’ rimanda alla natura primordiale del ritmo stesso, in connessione con il corpo e la costruzione di blocchi di energia, materia e coscienza.

 


TRACKLIST

  1. We Are Here To Help You
  2. Field Music
  3. Contact Is A Mother
  4. How Horrible It Would Be
  5. They Wept Together
Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *