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‘Acrobazie’: Roncea canta in italiano e abbandona il punk per un disco più intimo e personale

Un progetto artistico come ‘Acrobazie’ ha un forte concept alle sue spalle. Non si tratta di un disco che mette insieme delle tracce, ma di qualcosa che va un po’ oltre: Roncea, l’artista che lo ha creato, ci dice che il focus di questo concept è l’equilibrio in diverse espressioni, accezioni e sfaccettature.

«Mio padre – dice – si chiama Constantin e vive a Bucarest, la città che lo ha visto nascere e crescere. La stessa città che lo ha visto allontanarsi con occhi sognanti di ragazzo alla ricerca di avventura e che non lo ha più visto tornare, per una ventina d’anni, a causa del regime dittatoriale di Ceausescu».

Le cinque tracce di questo album – tutte rigorosamente indie – raccontano quindi la storia del padre: «Nei primi Anni Settanta – prosegue il racconto dell’artista – è un acrobata riconosciuto a livello internazionale, dopo un’adolescenza come atleta nella Nazionale romena under 18. La sua è la storia che racconto, insieme ad altre, compresa la mia».

Un album, dunque, che parla all’anima e che vuole cercare un equilibrio attraverso le acrobazie che la vita ci porta a compiere. E’ il secondo lavoro di Roncea in italiano ed è stato prodotto da Manuel Volpe al Rubedo Recording di Torino, che aveva già lavorato anche in ‘Presente’. Cinque brani molto introspettivi – anche musicalmente – che raccontano la voglia di esplorare nuovi territori sia umani che musicali, con uno sfondo non certo leggero, ma che bene rispecchia i tempi che viviamo e questo lo ha portato ad abbandonare quelle sonorità punk che finora erano state la sua cifra stilistica.

Roncea, classe 1987, di origine francese cresciuto in Italia a Vezza d’Alba, nella zona delle Langhe e del Roero. Con la band Fuh ha aperto concerti a The National, Artic Monkeys fra i tanti. Con il trio sperimentale Io Monade Stanca (African Tape) ha pubblicato 3 album pubblicati in Francia, distribuiti anche in Giappone e suonato più di 100 concerti in tutta Europa.
Ha collaborato con i componenti dei di Verdena e Marta Sui Tubi. E’ stato il musicista di Carmelo Pipitone (Marta Sui Tubi) per più di 30 date nel tour di “Cornucopia” album di debutto del chitarrista siciliano.
Ha aperto concerti a Coma Cose, Giovanni Truppi, Bianco, Eugenio in Via di Gioia, Tunng, Dunk, Marissa Nadler.
Il suo primo lavoro in italiano da solista “Presente” (Dischi Sotterranei, Cramps Records) ha sorpreso la critica di settore e ottenuto grandi consensi.
“Acrobazie” è il suo nuovo lavoro in uscita per Dischi Sotterranei e Alter Erebus.
Qui Roncea incrocia i temi esistenziali e le acrobazie in senso metaforico, con le storie di acrobazie vere, ispirandosi alla vita di suo padre Constantin Roncea acrobata rumeno che ha lavorato anche al famosissimo Circo delle mille e una notte (Circo Orfei), il più grande a livello internazionale dell’epoca.

TRACKLIST

01. Ritorno Domani
02. Le Opportunità
03. La Ragione Delle Cose
04. Al Figlio Che Non Ho
05. Acrobazie

Track by Track nelle parole dell’artista

01 – Ritorno Domani
Nel testo di Ritorno Domani è presente il tema della distanza: si parla della necessità di prendersi cura dell’altro quando il mondo sembra non volerci più sorridere, nonostante gli sforzi. Il concetto di cura è l’essenza dell’amore, va oltre la passione, supera gli ostacoli del tempo.
L’altro tema centrale è quello del ritorno, il richiamo di casa, l’abbraccio di una famiglia, una faccia amica. Il ritorno qui è anche inteso come l’ammissione di un errore, il tornare sui propri passi.
Io e Manuel Volpe, il produttore e arrangiatore del brano, non avevamo ancora avuto modo di esplorare insieme certi territori musicali e non ci siamo dati paletti di alcun tipo. Il risultato è qualcosa di completamente diverso dai miei brani precedenti, è ancora più diretto, sincero ed emotivamente parlando, molto potente.

02 – Le Opportunità
Quando non ci sentiamo all’altezza, quando anche il cielo è troppo pesante, quando proviamo ad aprire una finestra chiusa ma l’aria non vuole entrare, a volte abbiamo solo voglia di scappare da noi stessi e restare a guardare.
Le Opportunità affronta il tema del senso di impotenza di fronte all’indifferenza di chi un tempo ti ha saputo amare, è una canzone per chi ha perso e non conosce l’ossessione di voler dimostrare il contrario a tutti i costi.
Le Opportunità è un brano di un’intensità unica, resta sottopelle e sconvolge per la sua poetica, il suo romanticismo, la sua lucidità e la sua disperazione.

03 – La Ragione Delle Cose
Innamorarsi è un guaio meraviglioso, un sentiero che prima o poi abbiamo la fortuna di attraversare.
La Ragione Delle Cose è una lettera scritta alla donna amata, quando la storia ha ormai superato da tempo il momento dell’innamoramento, della passione, della novità, della conoscenza. Il momento in cui una storia diventa vita. E’ qui che entrano in gioco nuove sensazioni: l’altro diventa l’estensione di sé, ne rappresenta la parte migliore.
Ci si prende per mano e si affronta tutto, anche quello che non riusciamo a comprendere. C’è la voglia di capire, c’è la voglia di crescere, c’è la voglia di evolvere, di continuare ad amare.
Innamorarsi è facile, involontario, spontaneo. Imparare ad amare è una cosa diversa, è impegnativo, è faticoso, può diventare doloroso.
Una canzone che è una dichiarazione di intenti, una promessa: esserci anche domani.
Nello spendersi per l’altro, troviamo la ragione delle cose.

04 – Al Figlio Che Non Ho
Il desiderio di trasmettere la propria conoscenza, di passare dei messaggi importanti, di preparare alla vita.
Ci si rende conto che non si può, perché l’esperienza si può far assaggiare ma è da vivere perché sia indelebile e parte di se stessi. E’ così entra in gioco il senso di protezione: voler difendere chi si ama dalle insidie del mondo, dalla cattiveria, dall’invidia, immaginando di avere dei super poteri come quello di riuscire a cancellare i momenti più bui. Allo stesso tempo la voglia di raccontare la propria storia a qualcuno che ha bisogno di ascoltare, con la curiosità di capire e la volontà di imparare.

05 – Acrobazie
La title track dell’Ep, un progetto che ha come focus il concetto di equilibrio in diverse espressioni, accezioni e sfaccettature.
Acrobazie è il tentativo di colmare le distanze, è il bisogno di perdonare, è la voglia di capire e di cercare senza la smania di trovare. La pace con il passato, la tregua con la frustrazione, la libertà e la capacità di amare incondizionatamente, la sconfitta della paura di andare a fondo dei propri sentimenti, la volontà di cercare e cercare ancora. Acrobazie siamo noi, in tutto quello che facciamo alla ricerca di un equilibrio.

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