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Dilis rompe un silenzio di 10 anni e pubblica ‘Infinite forme di salvezza’

Un silenzio durato circa dieci anni ha portato alla nascita del suo nuovo lavoro, ‘Infinite forme di Salvezza’ di Dilis, nome d’arte di Pietro Di Lietro. Un album che esce dallo standard indie che fin troppo spesso si presenta in questo periodo e che, invece, guarda più a un cantautorato classico.
La chitarra acustica domina un po’ su tutte le canzoni, sebbene spesso si trovi anche un pianoforte che accompagna i brani più ‘classici’.
Nei testi parla di sé, ma parla che di chi lo ascolta, attraverso storie d’amore che nascono, crescono e finiscono: in pratica tutta la parabola della storia d’amore diventa lo svilupparsi del disco attraverso le sue tracce.
Musica molto ‘morbida’ per testi intimi e personali, fino all’addio finale, in quello che si può, tutto sommato, definire un concept album.

Qua, la “salvezza” non si riferisce alla storia d’amore raccontata nell’album, ma sono le stesse canzoni ad essere la forma di salvezza di Dilis, in particolare per affrontare e superare un momento molto buio della sua vita (i brani sono stati scritti durante un periodo di lotta contro una grave malattia). Di fatto, le sette tracce del disco, sono state la soluzione per dedicarsi alla musica e uscire fuori dal tunnel della depressione.

“Infinite forme di salvezza” è pubblicato da Disordine Dischi e gode della produzione artistica di Bruno Piscicelli (Brian Noize), il quale ha confezionato il giusto vestito sonoro alle bozze di brani  inizialmente concepiti in solo in Piano/Acustica e voce. Agli arrangiamenti elettronici iniziali poi si sono aggiunti Ilaria Scarico al basso, Gianluca Timoteo alla batteria, Dario Patti al Violino, e Michele de Finis alla chitarra elettrica. Si tratta quindi di un lavoro corale, in cui ognuno alla fine ha contribuito con le sue idee alla stesura finale dei brani.

Dilis, pseudonimo di Pietro Di Lietro, è un cantautore e polistrumentista, nasce nell’agosto dell’83 a Castellammare di Stabia in provincia di Napoli. Muove i suoi primi passi nella band “La condizione Danzante” incidendo un primo ep “Monaco Addio”. Dopo questa esperienza decide di continuare la carriera in solo usando lo pseudonimo di Dilis. Incide per la Seahorse recordings il primo disco “Nulla da Capire” (2011) ed a 3 anni di distanza per la Bulbarts l’ep “L’alba Negata” (2014). Entrambe le uscite ottengono i favori della critica e numerose date in giro per l’Italia. Nello stesso anno partecipa al tributo agli Scisma promosso dalla webzine Mag Music “Simmetrie – un omaggio agli Scisma”  con “L’equilibrio”.  Ne segue un lungo periodo di pausa lontano dai palchi e dalle pubblicazioni ma non dalla musica: nel 2014 diventa direttore artistico del “Ferro3.0” ruolo ricoperto fino al 2019. Dopo una pausa in studio durata dieci anni torna con un nuovo album “Infinite forme di Salvezza” edito da Disordine Dischi.

TRACKLIST

01 – Infinite forme di salvezza
02 – Dove finisce la notte
03 – Naufraghi
04 – Cambiare l’acqua ai fiori
05 – Ancora noi
06 – Inevitabili distrazioni
07 – Goodbye

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