I Suicidal Tendencies tornano con un grande album ‘World Gone Mad’ che rompe un silenzio durato ben tre anni. E lo fanno con una ritrovata energia e freschezza che di fatto dimostra come la band di Venice davvero non avverta i riflessi di quella lunga carriera – hanno iniziato nel 1980 – che ha alle spalle.
Un disco che contraddice anche le voci che vorrebbero ‘World Gone Mad’ come probabile loro ultimo album in studio. Anzi. Al contrario sembra che la band abbia ritrovato forza e sia riuscita a dare alle stampe un disco che contiene canzoni destinate a restare nella storia della band.
A partire dalla prima, ‘Clap Like Ozzy’, letterale esplosione di energia in forma di musica.
Il resto dell’album mantiene perfettamente le premesse della prima traccia e cammina nel solco di quel thrash metal e hardcore punk che hanno da sempre caratterizzato la band di Mike Muir.
In particolare, da segnalare sono ‘The New Degeneration’ dove è ben marcata la caratteristica punk della musica dei Suicidal e ‘Happy Never After’ che parte molto più lenta rispetto alle altre canzoni del disco, ma che, mentre procede, sorprende per il finale travolgente.
Sicuramente alla base di questa ritrovata forza da parte della band ci sono i nuovi ‘innesti’: il chitarrista ritmico Jeff Pogan, Ra Diaz che si occupa del basso e, ovviamente, su tutti, Dave Lombardo, già apprezzatissimo batterista degli Slayer che ha iniziato questa nuova avventura musicale.
Il disco in sé, la musica che hanno realizzato i Suicidal, questi nuovi ingressi nella band fanno pensare che, tutto sommato, non sia l’ultimo disco in studio, ma che sia solo il nuovo capitolo di una band che ha ancora molto da dire.
@fedisp
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