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I Boris festeggiano i loro primi trent’anni con un nuovo lavoro, ‘Dear’ dal nuovo approccio di scrittura e dallo stesso ‘wall of sound’

Esce questa settimana ‘Dear’ il nuovissimo lavoro dei Boris, pubblicato da Sargent House. Parlando del nuovo album, la band afferma che non si tratta di un vero e proprio ritorno al loro stile lento e heavy: «Siamo stati heavy fin dal primo giorno – dicono – e questo è sicuramente vero», del resto, i Boris con il loro metal sperimentale hanno sempre cercato di raggiungere nuovi livelli musicali, ampliando in questo modo il loro range di ascoltatori. E’ così che, nell’anno del loro venticinquesimo compleanno fanno uscire ‘Dear’.

Sebbene il trio giapponese abbia attraversato numerosi territori sonori, i Boris sono sempre stati costanti nel loro abbracciare gli eccessi, mettendo insieme miriadi di approcci stilistici e musicali diversi, fino al punto di intossicare l’assurdità.
E, iniziando la terza decade di attività, hanno deciso di guardare se vi fossero dei nuovi orizzonti da esplorare. Di conseguenza, hanno deciso che la band avrebbe dovuto suonare su del materiale che era stato preparato per essere una sorta di formale ‘addio’ ai loro fans.

Uno strano scherzo del destino, questo nuovo processo di scrittura ha invece rinvigorito i Boris. La rinnovata vitalità si trova in questo album e, di fatto, scopriamo che fortifica il loro monolitico ‘wall of sound’, mentre, nel contempo, permette ai singoli membri della band di esplorare sfumature e intrighi di riff minimalisti, suonati al massimo volume.

TRACKLIST

  1. D.O.W.N. (Domination Of Waiting Noise)
  2. DEADSONG
  3. Absolutego
  4. Beyond
  5. Kagero
  6. Biotope
  7. The Power
  8. Memento Mori
  9. Distopia Vanishing Point
  10. Dear

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