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I Litfiba in piazza Napoleone con il loro «Ultimo Girone», il meglio della loro carriera al Lucca Summer Festival

Siamo arrivati davvero all’ultimo girone? Oppure per i Litfiba, come per molti altri, sarà solo il primo ultimo tour? Questo ce lo dirà il tempo, intanto, però si può godere di un riassunto di una carriera oramai lunghissima nei live che Piero Pelù e Ghigo Renzulli stanno portando in giro per l’Italia, compresa Lucca, dove si sono esibiti al Lucca Summer Festival.

Di fronte a una piazza Napoleone entusiasta, Pelù e Renzulli hanno dato vita a un live che sicuramente non ha fatto addormentare nessuno.

L’energia non è mancata e Pelù ha dimostrato che gli anni possono anche passare, ma questo non comporta automaticamente un approccio più ‘calmo’ alla musica.

Un live sul filo della memoria, che porta indietro agli esordi della band fiorentina e, successo dopo successo, fa ripercorrere decenni di musica rock made in Italy.

Ci sono tutte le canzoni che hanno messo i Litfiba nell’olimpo delle grandi realtà musicali di questo Paese: da ‘Eroi nel vento’ a ‘Fata Morgana’; dall’impegno di ‘Apapaia’ a ‘Instambul’, fino ai grandi classici quali ‘El diablo’ o ‘Regina di cuori’.

E la voglia di suonare e cantare è quella di quando questi successi uscirono. Così come la forza trasmessa al pubblico che risponde cantando lunghe parti di canzoni al posto dello stesso Pelù.

Sul palco, invece, c’è un po’ di gelo tra i due membri dei Litfiba: impossibile non accorgersi che i due – Pelù e Renzulli – nemmeno si guardano in faccia durante l’intero live e, al momento della foto ricordo (rito oramai immancabile in ogni concerto italiano o internazionale che sia), giusto il tempo di uno scatto e poi ognuno per la sua strada.

Va detto, a onor del vero, che la qualità dello spettacolo non ne risente minimamente delle eventuali tensioni tra i due membri originari dei Litfiba, che, d’altronde, si sa, da tempo non sono più in buonissimi rapporti.

Anzi, stupisce il fatto che abbiano programmato un tour assieme: si vede che le motivazioni economiche sono più forti di quelle di principio.

Minimale il palco, senza grandi fronzoli, ma d’altronde tutto il live è senza fronzoli, come del resto lo è anche la musica proposta dai Litfiba. Peccato per le luci che molto spesso – forse troppo spesso – lasciano proprio Pelù in ombra. Luci fisse, che illuminano punti fissi e questo male si accorda con un Pelù che non sta fermo un solo momento e salta da una parte all’altra del palco, rimanendo, però, così solo una sagoma scura.

Dettagli, comunque, poiché a contare alla fine è solo la musica e, alla fine del concerto, sono molti i fan che, avviandosi verso casa, si augurano che non si tratti davvero dell’ultimo tour, ma solo di uno dei tanti ‘ultimi’.

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