La band americana Body Count, che vede come frontman Ice-T, coadiuvato da Ernie C, arriva con ‘Bloodlust‘ alla sua prova del fuoco e vince alla grande la sfida che si era prefissa.
Innanzi tutto, musicalmente, è l’incontro del rap storico americano con il metal: ne nasce un crossover decisamente interessante, che si fa ascoltare con grande piacere.
Dal punto di vista, invece, dei testi rispecchiano perfettamente il periodo in cui viviamo. Un’altra peculiarità di questo genere musicale, piuttosto originale e nuovo, infatti, è rappresentato dal fatto che la parte testuale è caratterizzata da un forte impegno sociale, così come accade spesso nel rap e nell’hip hop, generi comunque affini a questa musica e dalla quale proviene.
E’ quindi chiaro l’impegno politico – del resto Ice-T è sempre stato molto attivo da questo punto di vista – e quindi, considerando anche il fatto che è stato composto durante il periodo elettorale che ha portato Donald Trump ad essere presidente, i temi razziali, la disillusione, la tensione sociale e la rabbia che le ingiustizie portano a far nascere in tutti gli strati sociali, non possono che essere all’ordine del giorno in questo lavoro. Ice-T, che possiamo considerare uno degli inventori del gangsta rap, qua trova la rabbia e la forza dei primi Anni Novanta. E lo fa con spirito rinnovato e con un genere musicale che, forse, rispecchia maggiormente questo periodo che stiamo vivendo.
Non mancano le collaborazioni di spessore in questo album: abbiamo, infatti, la presenza di Dave Mustaine in ‘Civil War’, mentre ‘Walk With Me‘ si avvale di Randall Blythe.
TRACKLIST
- Civil War (featuring Dave Mustaine)
- The Ski Mask Way
- This Is Why We Ride
- All Love Is Lost (featuring Max Cavalera)
- Raining Blood / Postmortem 2017 (Slayer cover)
- God, Please Believe Me
- Walk With Me… (featuring Randy Blythe)
- Here I Go Again
- No Lives Matter
- Bloodlust
- Black Hoodie