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INFERNVM: sono Paolo e Francesca a trainare l’uscita dell’album di Claver Gold e Murubutu

E’ sempre più vicina l’uscita di INFERVUM di Claver Gold e Murubutu e, intanto, arriva – attraverso i social – l’annuncio di quello che sarà il primo singolo: ‘Paolo e Francesca’ che uscirà il 25 marzo pubblicato dalla Glory Hole Records e che vede la partecipazione di Giuliano Palma.

Che i due amanti fossero protagonisti di un brano era quanto meno scontato. Era una scommessa vinta in partenza. E i due più romantici personaggi dell’Inferno si vanno così ad aggiungere a un altro paio di ipotetiche tracce che, nelle settimane scorse, si sono andate svelando.
La prima dovrebbe – con una buona dose di sicurezza – essere dedicata a Caronte. Così in effetti si evinceva da un post di Murubutu che lasciava intravedere uno dei protagonisti dell’album, dal momento che citava chi traghetta le anime dall’al di qua all’al di là. D’altronde, va anche ammesso, che Caronte è uno di quei personaggi che difficilmente si possono evitare (non fosse altro per il suo ruolo di traghettatore), qualora si voglia fare un viaggio all’Inferno.

Il secondo indizio riportava, anch’esso, al Canto III e questo ha un po’ confuso i pezzi del nostro puzzle. Attingere due volte dallo stesso canto? Difficile. Non impossibile. E, alla fine, perché no?

Se, infatti, il primo indizio parlava – in modo molto oscuro – di ‘traghettatori’, il secondo rimandava più agli ignavi, citando una parte del canto. Impossibile non pensare, allora, a Celestino V, colui che fece il gran rifiuto. Personaggio ben rappresentativo dell’ignavia e, se proprio dovessimo scommettere, lo faremmo su di lui. Resta la controversia sull’identità: sono stati gli studiosi e la critica a individuare in Celestino il personaggio con il quale Dante parla, poiché il Sommo non lo nomina mai. La teoria che si tratti di Celestino è, però, avvalorata dal fatto che, parlare di Pietro da Morrone avrebbe dato a Dante l’occasione (l’ennesima) per criticare Bonifacio VIII. Ad ogni modo, potrebbe essere qualcun altro e la critica si è sbizzarrita in materia, quindi, Murubutu e Claver Gold avrebbero anche potuto scegliere una strada alternativa a quella più ‘classica’. Però, facendo come Ponzio Pilato, mi prendo il lusso di lavarmi le mani e resto fedele alla versione più popolare.

Da qua in poi, si parte con un volo pindarico della fantasia che ci porta verso ipotetici personaggi che potrebbero far parte di questo concept album. Oppure no.

Per andare sul sicuro, come prima, gioco la carta migliore: Ulisse. Non si può pensare a un viaggio attraverso l’Inferno dantesco che non porti a imbattersi in Ulisse e nella sua voglia di conoscere, anche a rischio della propria vita. A viaggiare oltre le Colonne d’Ercole, per vedere cosa c’è al di là di quel confine. Un’esortazione a non ‘viver come bruti’ che Dante ci lancia dal 1200 e che fin troppo spesso ci scordiamo di seguire.

Saltando di palo in frasca, potrebbero essere nominate, da qualche parte, le tre fiere che accolgono Dante, la lupa, la lonza e il leone, ma bisognerebbe sapere se hanno dignità di personaggio o sono ‘cornice’ a una storia più grande, quindi lasciamole in sospeso. Stessa sorte tocca a Cerbero, ‘simpatico cucciolotto’ a tre teste che tortura i golosi.

Un altro personaggio che potrebbe trovare un suo spazio è il conte Ugolino della Gherardesca, collocato da Dante nei traditori per il suo passaggio dai Ghibellini ai Guelfi. Ma il suo tradimento – presunto e mai provato – era legato anche alla sconfitta nella battaglia di Meloria, motivo per il quale venne rinchiuso, assieme a figli e nipoti, nella famosa Torre della Muda, dove morirà di fame, dopo essersi mangiato figli e nipoti, appunto (sebbene, a onor del vero, recenti studi avrebbero provato che il povero Ugolino non si sia cibato della progenie, ma tant’è, oramai la storia è quella).

Un eretico non ci starebbe niente male e, tra i vari che popolano il Canto X, pesco Farinata degli Uberti, uno dei molti ghibellini che popolano l’Inferno. Anzi, molto più che ghibellino e basta: responsabile della disfatta guelfa a Montaperti e, quindi, particolarmente inviso a Dante. E’ lui che nella Divina Commedia prospetta a Dante l’esilio da Firenze: lo scambio di battute tra Dante e Farinata è sicuramente uno dei punti più alti della composizione poetica del Sommo, ma lo è anche da un punto di vista politico poiché, comunque, Dante gli dà atto – facendoglielo dire – di essere stato l’unico a opporsi alla distruzione di Firenze. Un rapporto quanto meno controverso quello tra il Poeta e il condottiero che potrebbe offrire ottimi spunti. Forse.

E un indovino o astrologo ce lo vogliamo mettere? Vanno tanto di moda anche oggi che ci potrebbe alfine stare anche lui. Dovendo fare uno sforzo anche in questo senso, prendo il tebano Tiresia – già reso musicalmente famoso in un brano dei primissimi Genesis, quelli di ‘The Cinema Show’ in ‘Selling England by the Pound’ – e rappresenta un personaggio ricco di spunti. Anche se potrebbero essere una categoria e un personaggio interessanti, penso sia poco probabile appaiano, ma alla fine non si può mai sapere.

Forse io non rinuncerei a Minosse, ma qua ci troviamo a una citazione doppia dello stesso canto, cioè il V, lo stesso di Paolo e Francesca e questo, di nuovo, spariglia le carte in tavola. In tutti i casi, Minosse è uno di quei personaggi che lasciano il segno: giudice delle anime nell’Inferno dantesco, nella mitologia classica è figlio di Zeus e preso a esempio come legislatore. Ma anche fermandosi alla descrizione che ne dà Dante, starebbe secondo me a buon diritto tra gli ‘eletti’ del progetto.

Uno che cito più per la simpatia che ispira che altro è Ciacco, ‘portabandiera’ dei golosi. Personaggio realmente esistito e di cui parla anche Boccaccio, doveva essere il re degli scrocconi della Firenze duecentesca da come viene descritto da ambedue i poeti, perciò difficile non dargli almeno una chance a lui che si intrufolava ovunque, anche se, in realtà, in questo caso specifico, non avrebbe granché di cui abbuffarsi.

Infine, per chiudere in bellezza non può mancare Lucifero quale ‘porta’ per uscire a riveder le stelle. Se il viaggio deve finire, deve finire con lui, su questo si può essere ragionevolmente certi. Non del tutto, ovviamente, ma le probabilità sono a favore di questa presenza.

Restano Dante e Virgilio, ma di loro si apprende dalla nota stampa che accompagna l’annuncio e questa ci spiega come siano proprio Claver Gold e Murubutu a vestire i panni del Sommo Poeta e del Maestro. Chi veste i panni di chi? Avremo modo e tempo per capirlo.

Così come dobbiamo aspettare con la dovuta pazienza il 31 marzo – data di uscita del disco – per sapere se qualcuno dei personaggi citati in questo (lungo) ripasso della Prima Cantica ha trovato spazio nel concept album INFERNVUM.

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